QUARTIERI AL CENTRO
Cedrate, tra scampoli d’agricoltura e camion che si perdono
Resiste qualche cascina: «Messi in una riserva». Le ultime coltivazioni dividono lo spazio con le aziende. Grava sulla viabilità e su diversi muretti di residenze il traffico pesante
Ti infili nella stradina che passa tra l’autostrada e la ditta Orlandi, al primo bivio vai dritto e poi segui fino in fondo la strada asfaltata che curva verso destra. Sta qui, alla fine di via Guido Rossa, la resistenza di Cedrate: quella di chi coltiva ancora la terra a un passo dall’A8 e dalla zona industriale. Le case del quartiere sono a un tiro di schioppo, così vicine che se spandi il letame rischi che partano le lamentele. Una convivenza, quella che si realizza in questo punto tra tante anime diverse, che dice molto sull’intera realtà cedratese.
RETROGUARDIA
In via Guido Rossa non ci sono le fattorie come quella che a Crenna apre le proprie porte ai bambini che restano affascinati da pulcini e mucche. «Qui facciamo una battaglia di retroguardia», dice Eleonora, che tutti conoscono con i cognome del marito – Tenconi – che tanto si era battuto per salvaguardare i campi dello Sciarè ai tempi della realizzazione della zona industriale. Oggi la vedova Tenconi a Cedrate coltiva il mais e quel che le serve per le quindici bestie da carne che ancora alleva. Le vacche da latte no, non le tiene più. Di fronte al suo terreno, vicino alla recinzione dell’ultima azienda di via Rossa, martedì stavano alcuni cumuli di spazzatura, per lo più scarti edili. «Prima ci hanno messo in una riserva, come gli indiani, adesso manca che ci annientino». Eppure «dove il terreno è coltivato non buttano niente, mentre dove la terra non è lavorata guardate», dice la donna indicando i rifiuti. Il vecchio accampamento dei sinti è poco lontano, dove una volta si coltivava. «Come si fa a farlo tornare agricolo? Quanto ti costa ripristinarlo? Per questo dico di costruire dove ci sono già costruzioni dismesse».
NAVIGATORE
Le prime case sono poco lontano. Accanto alle aziende: alcune ditte hanno il parcheggio interno e i dipendenti non hanno nulla di che lamentarsi, altre invece chiedono al personale di lasciare la macchina in via Lazzaretto. I guai grossi, i residenti li patiscono però quando il navigatore dei camion fa cilecca. «Se sbagliano e devono girare qui davanti a casa mia – racconta la signora Elvira, che sta proprio al bivio di via Lazzaretto – sa quante volte prendono il nostro muretto? Ci vorrebbero delle indicazioni più chiare. Hanno fatto la zona industriale, ma le strade non sono adatte».
SEI MILIONI
La convivenza tra case e aziende, in una zona periferica come quella di Cedrate, apre anche il grande capitolo della viabilità. Via Dembowski a senso unico ancora non ha messo d’accordo tutti, ma forse mai lo farà. Lì vicino anche via Monte Cassino a doppio senso crea qualche perplessità. In via Arconti invece il gran passaggio è una benedizione per le attività e tanto fa sorridere i gestori del bar dove un anno fa furono vinti 6 milioni di euro proprio da una persona che qualche volta passa di lì. Nulla da recriminare sul gran via vai neppure allo storico circolo San Marco dove le sorelle Samuela e Tania Coerezza hanno appena ricevuto il riconoscimento per i quarant’anni di attività del negozio avviato da papà Ezio.
VIA GORIZIA
Via Gorizia, infine, è forse il punto dove il passaggio dei camion aveva dato più problemi ai residenti. Proprio da lì passa anche il servizio bus che fa comodo ai ragazzi delle scuole. Da quando è stato introdotto il divieto per i mezzi pesanti le cose sono cambiate: «Sotto quel profilo è decisamente migliorato – spiega un residente –. Anche nel senso in cui il passaggio è consentito lo fanno in pochi ormai, il traffico pesante è diventato il 10 per cento di prima. Restano però gli altri problemi: la velocità, la strada stretta nella parte vecchia e la mancanza di una rotonda all’uscita dalla Mornera».
La nuova puntata di “Quartieri al centro”, con due pagine di approfondimento, è in edicola con La Prealpina venerdì 22 novembre, disponibile anche in edizione digitale.
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