IN TRIBUNALE
Cocaina nel Mezcal: assolto. «Ora risarcitemi»
L’uomo arrestato a Malpensa sarebbe stato raggirato da un amico

Prima, ha scontato qualcosa come 150 giorni fra custodia cautelare in carcere e arresti domiciliari dopo essere finito in manette a Malpensa nel settembre del 2021 perché, di ritorno da un viaggio dal Messico, gli hanno trovato in valigia un paio di bottiglie di Mezcal contenenti più di 800 grammi di cocaina allo stato liquido. Poi, il Tribunale di Busto Arsizio lo ha assolto con la formula «perché il fatto non costituisce reato». Ora, infine, è giunto il momento di chiedere i danni.
RICHIESTA DEI DANNI
Con la domanda di riparazione per ingiusta detenzione presentata dall’avvocato Elena Colombo e discussa ieri, mercoledì 19 marzo, in aula dinanzi alla quinta Corte d’Appello di Milano, un imprenditore di origini slovacche, 38 anni, ha infatti quantificato in poco più di 21mila euro il danno patito per i cinque mesi di privazione della libertà, a suo dire, «inutilmente afflittivi» e «dalle conseguenze umanamente ed economicamente irreparabili e irrimediabili». Già, perché la carcerazione preventiva, per lui che si era trasferito dall’Italia a Londra, gli è costata la cessazione della propria attività imprenditoriale.
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