ROMA
Colleghi e autorità alla camera ardente di Baudo

(ANSA) - ROMA, 18 AGO - Tanti volti noti alla camera ardente
di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie a Roma. "Scherzavamo
sempre sul fatto che eravamo le 4 B del '36: Banfi, Baudo,
Bergoglio e Berlusconi e ahimè sono rimasto solo io...", ha
detto un emozionato Lino Banfi. "Si è spenta la tv,
personalmente si è spento un faro, un punto di riferimento
importantissimo però in qualche modo è uno di quei personaggi
che passano alla storia quindi non ci lasceranno mai per tutto
quello che ci ha regalato", ha sottolineato Carlo Conti,
aggiungendo che "non esistono eredi, è
impossibile essere eredi di Baudo".
Un pensiero anche da Max Giusti. "Lui ha accompagnato un
Paese, quando qualcosa lo diceva Pippo Baudo voleva dire che era
vero - ha detto -. Era una persona straordinaria che ti
rispondeva sempre al telefono, se c'avevi bisogno lui correva".
Tra i presenti anche il ministro della Cultura Alessandro
Giuli. Essere qui - ha detto - è "un doveroso omaggio all'uomo
che ha rappresentato la migliore televisione italiana, una
grande forma di intrattenimento, che al tempo stesso non ha
mai rinunciato ai canoni del servizio pubblico".
Presenti anche i vertici Rai. "Pippo è con noi - ha detto il
direttore generale della Rai Roberto Sergio - e quindi tutti si
ispireranno a lui compreso credo anche il giovane De Martino che
è uno straordinario performer". (ANSA).
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