BOGOTÀ
Colombia: ex gruppo Farc rivendica attacchi con 7 morti

(ANSA) - BOGOTÀ, 13 GIU - Il principale gruppo dissidente
dell'ex gruppo guerrigliero delle Farc ha rivendicato la
responsabilità dei molteplici attacchi avvenuti martedì nel
sud-ovest della Colombia, che hanno ucciso cinque civili e due
agenti di polizia e hanno feriti 28 persone.
I guerriglieri, che non hanno firmato l'accordo di pace del
2016, hanno compiuto 24 attacchi, tra cui sparatorie, esplosioni
di droni o auto e motobombe, prendendo di mira stazioni di
polizia ed edifici comunali a Cali, la terza città più grande
del Paese, nonché diversi comuni limitrofi.
In un video inviato a un gruppo di giornalisti, un comandante
in mimetica, identificato come Marlon Vasquez, insieme a uomini
armati, ha rivendicato la responsabilità delle azioni a nome
dello Stato Maggiore Centrale "nell'ambito della commemorazione
dei 61 anni di lotta" delle Forze Armate Rivoluzionarie della
Colombia, fondate nel giugno 1964. Vasquez ha affermato che
martedì sono stati compiuti circa 40 attacchi.
La Colombia sta attraversando la peggiore crisi di sicurezza
degli ultimi dieci anni. Sabato scorso il candidato
presidenziale di destra per le elezioni del 2026, Miguel Uribe,
è stato ferito a colpi d'arma da fuoco da un presunto
quindicenne armato, che è stato arrestato. Il senatore 39enne,
colpito da due proiettili alla testa, è in condizioni critiche.
Il governo colombiano ha indicato che è in corso un'indagine per
determinare se questi due eventi siano collegati, come ha
ipotizzato il presidente di sinistra Gustavo Petro, denunciando
un piano per destabilizzare il Paese. L'EMC ha negato qualsiasi
responsabilità, definendo l'attacco al senatore un
"autoaggressione" da parte della destra. Petro ha anche
menzionato una presunta "mafia internazionale" dietro l'attacco
armato al senatore. (ANSA).
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