PERQUISIZIONI
Corruzione negli appalti, indagini su una villa sottratta alla mafia
Sette indagati tra imprenditori, pubblici amministratori e responsabili di uffici pubblici. Coinvolti cantieri anche a San Vittore Olona e Parabiago

Sono in corso perquisizioni dalle prime ore della mattina di oggi – martedì 18 marzo – da parte dei militari della Guardia di Finanza di Pavia nell’ambito in un’inchiesta che vede sette indagati, tra imprenditori, pubblici amministratori e responsabili di uffici pubblici, che devono rispondere a vario titolo di corruzione, falso, peculato, indebita destinazione di denaro, frode nelle forniture pubbliche e truffa ai danni dello Stato.
L’INDAGINE
Al centro dell’inchiesta un imprenditore con sede ad Alessandria il quale, con la complicità dei pubblici ufficiali, avrebbe ottenuto l’affidamento di numerose commesse pubbliche finanziate anche con fondi provenienti dal Pnrr. Le perquisizioni oltre a società, sono estese anche nelle sedi negli Enti pubblici per valutare la regolarità degli affidamenti degli appalti, l’avanzamento dei lavori e la loro liquidazione. Interessati, tra gli altri, alcuni cantieri a San Vittore Olona e Parabiago.
RIFLETTORI SU UNA VILLA DI SAN VITTORE OLONA
Se a Parabiago l’attenzione degli inquirenti è stata attirata da un cantiere marginale chiuso da tempo (che non è stato finanziato con i fondi del Pnrr), a San Vittore Olona la situazione è più complessa: La Guardia di finanza sta infatti indagando sul cantiere aperto con un finanziamento da 680mila euro erogato nell’ambito del Pnrr per trasformare la villa di corso Sempione 55 sottratta alla mafia in un immobile a disposizione dei servizi sociali del Comune. La villa, costruita nel 1934 e confiscata nel 2012 a un’organizzazione criminale dell’est Europa, è oggi un cantiere.
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