DI MATTINA
Croissant: sottiletta, cubo, sfera e tanti altri
Categorie differenti per il dolce associato alla colazione. Le forme e tipologie virali sui social

In principio c’erano il croissant, il cornetto, la brioche. Arrivarono poi crema, nutella, marmellata oppure vuota. Fin quando si diffusero il croissant e il pain au chocolat. E da qui, si è aperto un mondo di possibilità tra impasti, lavorazioni, forme e sapori.
Suggestioni e personalizzazioni, siamo nell’epoca dell’illusione ottica, anche quando si parla di cibo e di cornetti. Spopolano dunque le categorie differenti. Grande, gigante, piccolo, piatto in inglese flat, tondo e sferico, cubico e persino a forma di piramide: l’estetica del dolce associato alla colazione diventa virale sui social. Tra le mode, c’è appunto quella di andare a caccia della prova croissant. Che sia buono è il requisito scontato: è la foggia sempre più particolare a dettare la passione.
L’ultima moda è quella di mangiare il croissant schiacciato che spopola a New York e si è diffuso tramite TikTok e, ora, è ricercato anche in Italia. >flatcroissant è il suo nome ed è diventato virale. Ne parlano davvero tutti, non solo sui social ma anche gli esperti di cibo in ogni parte del mondo, compresi prestigiosi quotidiani statunitensi. Una moda talmente curiosa, quella dei flat croissant che tutti li vogliono provare e postare una storia su Instagram. È anche definito anche “schiacciasassi”, la sua versione ancora più apprezzata è quella “crunchy flat”.
A parte stranezze e innamoramenti dettate dai tempi, la storia dei croissant fa parte della cultura europea. Leggenda vuole, che nel XVII secolo quando per festeggiare la vittoria sugli Ottomani, i fornai viennesi sfornarono dolci a forma di mezzaluna diventando in seguito e in Francia le famose viennoserie. Nel mezzo, dal dolce a forma di mezzaluna viennese, con l’aggiunta del burro, nasce il croissant (perché cresce, lievita). Da qui, le varianti anche del cornetto all’italiana. Una passione, tentazione e soprattutto delizia per iniziare la giornata. Difficile rinunciarvi, molto apprezzati a ogni latitudine.
Ma dove trovare i croissant più curiosi? A Torino, la capitale piemontese si è conquistata il primato in questa materia. Qui ci sono le pasticcerie e i pasticceri che sfornano cornetti dalle fogge sempre più particolari lanciando tendenze. Tra le più famose c’è la Farmacia del Cambio che ha sdoganato in Italia il croissant cubico, il “Crubik”. Sempre presa d’assalto per gustare la brioche della colazione a ogni ora. C’è poi il croissant a forma di piramide della Pasticceria Orsucci: un omaggio al città con la forma dedicata al museo egizio; nella stessa pasticceria è nata anche quella contro la violenza di genere firmata dallo chef Roberto Miranti. Non solo, al Caffè San Carlo hanno creato “La Carla” dalla forma ovale sfogliato con impasto al cacao, crema al caffè e caramello al caffè.
Per i croissant particolari, c’è anche un posto in provincia di Varese, a Olgiate Olona, dove si assaporano le brioche considerate tra più particolari d’Italia che sono valse le “stelle” al pasticcere Fabio Longhin: cambiano ogni settimana, sono giganti e dall’aspetto originale perché dotate di una pippetta con essenze che conferiscono un sapore volto a esaltare la crema dolce che può essere anche a base di verdure caramellate. Del resto, viviamo tempi in cui addentare un croissant, diventa una esperienza da raccontare. Un viaggio nello spazio.
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