MILANO
Difesa Stasi, 'per ora non chiederemo altri prelievi di Dna'

(ANSA) - MILANO, 03 GIU - Al momento, la difesa di Alberto
Stasi, rappresentata dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De
Rensis, non ha intenzione di chiedere alcuna estensione ad altre
persone di prelievi di Dna in vista del maxi incidente
probatorio con analisi genetiche, nelle nuove indagini
sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco nel 2007 a carico di
Andrea Sempio. L'inizio delle operazioni peritali è fissato per
il 17 giugno.
Il gip di Pavia Daniela Garlaschelli, nell'udienza del 16
maggio, aveva deciso l'acquisizione dei Dna - oltre a quelli già
a disposizione di Sempio, Stasi e di familiari di Chiara - delle
gemelle Cappa, di Marco Panzarasa, amico di Stasi, di Roberto
Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici
di Marco Poggi e Sempio, del medico legale, di tre investigatori
e di soccorritori della prima inchiesta. Lo stesso giudice ha
dato, poi, la possibilità alle parti di indicare eventualmente
l'allargamento dei prelievi ad altre persone.
"No, per ora no, non chiederemo una estensione. Poi vedremo",
ha chiarito la legale Bocellari. Stessa linea, di cui si è dato
conto nei giorni scorsi, da parte degli avvocati Massimo Lovati
e Angela Taccia, legali di Sempio.
Nel frattempo, i consulenti della difesa Stasi. condannato
definitivamente nel 2015 a 16 anni per l'omicidio, sono ancora
al lavoro per scrivere "brevi osservazioni tecniche" per
chiedere alla Procura di Pavia ulteriori accertamenti sull'ormai
nota impronta 33, quella sul muro delle scale vicino al corpo di
Chiara, attribuita ad Andrea Sempio, secondo gli esperti
nominati dagli inquirenti.
Ulteriori analisi perché quella impronta appare "densa e
carica di materiale biologico", sangue probabilmente, secondo la
difesa Stasi. (ANSA).
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