PINACOTECA GIOVANNI ZÜST
Filippo Boldini: in mostra l’artista di Paradiso

«Aveva dipinto varie volte la sua Annaly ma quella con il vestitino bianco e seduta di profilo sulla sedia del tinello era per lui quanto di meglio fosse uscito dalla sua trepida tavolozza. Rimasto a vivere solo nell’appartamento di viale Cassarate fu duro staccarsi da quel quadro che gli “parlava”. In dialetto e con quella sua voce un po’ cavernosa aggiunse: «a l’è un toc dal me cör». È il ricordo di Gianni Bolzani, amico e avvocato di Filippo Bodini (1900-1989), artista di Paradiso tra i più amati e apprezzati dai luganesi e collezionato in Ticino. Il ritratto della giovane figlia, morta troppo giovane, è una delle opere esposte nella mostra, a cura di Alessandra Brambilla, che la Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate dedica a Bodini.
L’ESPOSIZIONE
«L’occasione per tornare a parlare di Filippo Boldini, a oltre vent’anni dall’ultima esposizione - racconta la direttrice della pinacoteca, Mariangela Agliati Ruggia - ci è stata fornita da sedici bozzetti di proprietà privata che, riemergendo dalle nebbie della storia, sono stati segnalati alla Pinacoteca Züst». Si tratta di pannelli, finora inediti, da eseguirsi poi ad affresco, presentati a concorsi pubblici o per opere commissionate da privati. Accanto a questi lavori sono esposti alcuni dipinti di collezioni pubbliche ticinesi, da Lugano al comune di Paradiso, suo luogo d’origine, cui ha donato un importante nucleo di lavori.
I SOGGETTI DELL’ARTISTA
ll percorso espositivo conduce alla scoperta dei diversi soggetti amati da Boldini, dalle nature morte ai vasi di fiori di campo, dipinti con poche, rapide pennellate, dai paesaggi ai temi religiosi, con un linguaggio che si trasforma, prediligendo prima un racconto di carattere ancora naturalistico e, in seguito, avvicinandosi alle scomposizioni cubiste delle forme, fino alle atmosfere soffuse e sfaldate degli anni Ottanta. L’esposizione è anche l’occasione per visitare due sale della collezione permanente riallestita, con opere dal Cinquecento al Settecento di Francesco De Tatti, Giovanni Serodine, Pierfrancesco Mola, Giuseppe Antonio Petrini.
IN MOSTRA ALTRI PITTORI
Una sezione è inoltre dedicata a dipinti di recente entrati nelle raccolte della Pinacoteca grazie ad acquisti o donazioni: si tratta di pittori che sono già stati oggetto di mostre a Rancate, come Fausto Agnelli, Emilio Oreste Brunati, Rosetta Leins. È invece esposto per la prima volta al pubblico, dopo una collettiva tenutasi nel 1919 a Basilea, “Umanità” di Augusto Sartori.
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