ROMA
Fine vita: Consulta conferma casi non punibilità, ora legge

(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Non è costituzionalmente illegittimo
subordinare, la non punibilità dell'aiuto al suicidio, al
requisito che il paziente necessiti, secondo la valutazione
medica, di un trattamento di sostegno vitale. È quanto ha
stabilito la Corte costituzionale nella sentenza n. 66,
depositata oggi, che ha ritenuto non fondate varie questioni di
legittimità costituzionale dell'articolo 580 del codice penale,
sollevate dal Gip di Milano, al quale il pm aveva chiesto di
archiviare due procedimenti per aiuto al suicidio. Il verdetto
'ricalca' quello emesso nella sentenza n. 135 del 2024,
pubblicata successivamente all'istanza di rimessione. La
Consulta rinnova inoltre il suo appello al legislatore affinchè
sia fatta una legge sul fine vita, e rileva che nel nostro
Paese, non è garantito un accesso universale ed equo alle cure
palliative nei vari contesti sanitari, sia domiciliari che
ospedalieri; vi sono spesso lunghe liste di attesa; si sconta
inoltre una mancanza di personale adeguatamente formato e una
distribuzione territoriale dell'offerta troppo divaricata; e la
stessa effettiva presa in carico da parte del servizio
sociosanitario, per queste persone, è a volte insufficiente.
(ANSA).
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