BRUXELLES
Fmi, 'i dazi minacciano domanda e offerta, l'Ue è colpita'

(ANSA) - BRUXELLES, 30 MAG - "I dazi possono creare uno shock
dell'offerta nei Paesi che li impongono, come gli Usa, con
l'offerta di beni che si riduce ed esercita una pressione sui
prezzi al rialzo. Oppure può esserci uno shock della domanda:
questa è la situazione per l'Ue" dove "i Paesi si trovano in una
posizione più difficile". Lo ha detto la direttrice del Fondo
monetario internazionale, Kristalina Georgieva, alla conferenza
sulla crescita nell'Europa centrale, orientale e sud-orientale
(Cesee) a Dubrovnik, in Croazia. "Sebbene la maggior parte dei
Paesi qui presenti siano meno colpiti direttamente dai dazi Usa,
l'impatto indiretto è significativo", ha spiegato.
"Nei diversi Paesi la situazione" portata dall'impatto dei
dazi "è diversa, quindi le politiche" monetarie "devono essere
adattate, ma ciò che è universale per tutti i Paesi è che la
forza della politica monetaria dipende dalla competenza,
professionalità e indipendenza delle banche centrali. E quindi
voglio dire a voi banchieri centrali: il potere è vostro", ha
detto Georgieva.
"Il miglior antidoto all'incertezza è un contesto
macroeconomico stabile. Le banche centrali devono rimanere
flessibili e concentrate sul raggiungimento dei propri
obiettivi. Laddove l'inflazione sia ancora elevata e
persistente, i responsabili delle politiche dovrebbero procedere
con cautela. Una comunicazione chiara è fondamentale.
L'indipendenza conferisce credibilità e dev'essere tutelata", ha
sottolineato Georgieva, indicando che "la politica fiscale deve
concentrarsi sulla garanzia della sostenibilità e del margine di
manovra". (ANSA).
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