MOTORI
A 330 all’ora

Ci sono un’italiana, due tedesche e un’inglese… No, non è una barzelletta: troppo grande il fascino delle quattro protagoniste di questa storia per scherzarci su. Il poker di stelle che sta illuminando in questi giorni il Salone di Ginevra, è infatti composto da supersportive doc: potenti, esclusive, tecnologiche e bellissime.
Ma tutte accomunate da una «mancanza», quella del tetto, che le rende le scoperte più desiderate del mercato.
La prima arriva da Sant’Agata Bolognese e risponde al nome di Lamborghini Huracán EVO Spyder (202mila euro, tasse escluse): dotata del design e dell’aerodinamica del modello coupé, se ne distingue per la leggera capote elettroidraulica con lunotto abbassabile, che può essere azionata fino a 50 km/h in 17 secondi.
Molto meno le occorre per scattare da 0 a 100 e da 0 a 200 orari – rispettivamente 3,1 e 9,3” -, mentre la velocità massima garantita dal motore V10 di 5,2 litri da 640 cavalli e 600 Nm è di ben 325 km/h.
È leggermente più lenta (324km/h orari) ma più scattante (2,9” nello 0-100 e 8,3” nello 0-200) la rivale britannica McLaren 600LT Spider: il suo nome è «Longtail» (coda lunga), una sigla che a Woking è sinonimo di potenza, leggerezza, performance e aerodinamica ottimizzate, ma che qui è associata al tetto rigido retrattile, che si apre fino a 40 km orari mettendo in connessione diretta gli occupanti con gli scarichi alti, che spuntano dal cofano motore sotto il quale si nasconde un poderoso 3.8 V8 biturbo da 592 cv e 620 Nm.
Progettata per dare il massimo in pista la Spider inglese è in vendita, in serie limitata, a 256.500 euro. Decisamente più «popolare» è invece la nuova scoperta di Casa Porsche, la 911 Carrera Cabriolet, che al prezzo di 138.639 (in versione S) e 146.691 euro (nella variante integrale 4S) offre il piacere di guida del nuovo telaio, più rigoroso, e del motore boxer 6 cilindri turbo da 3 litri, che eroga 450 cv e 530 Nm per 0-100 in meno di 4” e punte di oltre 300 orari, sotto una capote in tela con struttura in magnesio, che in soli 12 secondi e fino a 50 km/h può aprirsi verso il cielo.
E, se anche dovesse piovere, nessun problema: la Cabriolet dispone di un’inedita modalità «Wet», che riconosce i fondi bagnati e regola l’auto per affrontarli in piena sicurezza.
Chiude la sfilata delle supercar en plein air il modello limitato a 750 esemplari della AMG GT R, la Roadster: progettata per coniugare prestazioni da pista e allure da granturismo esclusiva, può far ruggire il suo V8 biturbo 4.0 da 585 cv e sfrecciare da 0-100 in 3,6” e fino a 317 orari con la sicurezza data dalle sospensioni regolabili, dall’aerodinamica attiva, dalle ruote posteriori sterzanti e dal vistoso spoiler di coda.
Ma anche coccolare i suoi occupanti con la climatizzazione della zona della testa, i sedili avvolgenti, i display da quasi 24” complessivi e la capote in tessuto, che un tappeto insonorizzante rende silenziosa quasi come un tetto in metallo.
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