MITI
Golf, 45 anni a tempo di record

Volete sapere come si fa a diventare un’icona immortale della storia dell’auto? Cominciate a contare i secondi: quando arrivate a 41, ripartite da capo e fate così, una volta dopo l’altra, senza mai fermarvi. E poi pensate che negli ultimi 45 anni è stata ordinata una Golf per ognuno di questi conteggi, domeniche e festivi compresi.
Dalla fine di marzo del 1974, infatti, quando il primo esemplare della media tedesca uscì dalla catena di montaggio dello stabilimento di Wolfsburg, ogni anno sono state costruite circa 780.000 Golf e nei suoi «primi 45 anni» il contatore ha raggiunto la stupefacente cifra di 35 milioni.
Un risultato incredibile ma che era nei piani dei dirigenti della Volkswagen, i quali già nel 1971 avevano commissionato alla matita di Giugiaro una nuova vettura compatta che rinnovasse la pesante eredità del Maggiolino, venduto nel mondo in quasi 22 milioni di esemplari. La risposta del designer italiano fu un’auto semplice ma rivoluzionaria, che sostituiva le linee tonde della sua progenitrice con tratti più netti e spigolosi. Tuttavia il vero stacco era tecnico, visto che la Golf portava sui grandi numeri l’architettura con motore anteriore trasversale con cilindri in linea e la trazione sulle ruote davanti.
Il successo fu immediato: in poco più di due anni la neonata teutonica raccolse un milione di ordini e da lì in avanti inanellò un record dopo l’altro, moltiplicandosi in un’ampia serie di varianti. Le originali versioni 1.1 e 1.5 da 50 e 70 CV furono presto affiancate dalla sportiva GTI, dalle diesel e della Cabrio. La prima serie andò in pensione, con quasi 7 milioni di vendite, nel 1983, sostituita da un modello che portò al debutto importanti novità tecnologiche (ABS, trazione integrale e catalizzatore) ma mantenne alti i volumi, finendo la sua storia nel 1991 con più di 6 milioni di esemplari.
Le serie successive continuarono l’evoluzione pur vedendo una graduale flessione dei numeri, minacciati dalla concorrenza sempre più agguerrita: la III e la IV si fermarono sotto i 5 milioni, le V e VI attorno ai 3.
Dal 2012 il testimone è passato alla Golf VII, che ha puntato molto sull’efficienza energetica, riducendo mediamente i consumi del 23% (Dieselgate permettendo) e portando al debutto l’elettrica e-Golf e l’ibrida plug-in GTE. Senza disdegnare il pubblico sportivo con le sue GTI da 245 e 290 CV e R da 300 né le famiglie con la station wagon Variant. Per diventare la bestseller dell’Auto del Popolo serve tutto, anche perché tra 41 secondi ne dovrà essere venduta un’altra (a prezzi compresi tra 24.300 e 48.100 euro).
© Riproduzione Riservata