AUTO STORICHE
Il fumo della carrozza a vapore
In piazza Monte Grappa l’esposizione e quindi la prova di esemplari che hanno fatto la storia dei motori. L’auto elettrica? C’era un secolo fa

C’è del fumo che si leva in via Volta. È un filo di fumo che esce da un alto tubo.
Che cosa c’è sotto? Una combustione, pezzetti di legna che bruciano nel “motore” di una carrozza a vapore.
Ecco uno degli esemplari che impreziosiscono l’esposizione di auto, vetture e mezzi che hanno fatto, dagli albori, la storia dei motori e quindi della mobilità.
La carrozza a vapore (funzionante, così si è potuto vedere nel giro dimostrativo in piazza Monte Grappa) è del 1879: fu costruita a Pistoia, in origine era della famiglia di don Lorenzo Milani. Oggi appartiene a Davide Lorenzon, torinese, un collezionista.
Intorno a questo gioiello, si radunano tanti curiosi ed estimatori. «Tra quanto può partire?». «Ci vuole circa un’oretta dopo aver acceso la legna». Spettacolare.
E altrettanto strabiliante la vettura americana, model 95 type 24 B, prodotta a Detroit nel 1924: è elettrica.
Nel primo anno, ne futuro realizzate 70. E qui, il commento degli spettatori è comprensibile: «Parliamo oggi di passare alle auto elettriche e già c’erano un secolo fa?».
Angelo De Giorgi, presidente del club Vams che ha organizzato la tre giorni della Varese - Campo dei Fiori, ha fatto notare il pregio di questo esemplare presente a Varese: conservato alla perfezione, mai restaurato. E con qualche filo di ruggine. «Sono le rughe».
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