LA RIAPERTURA
In 99 alla prima sera di mensa alla Brunella
Partita la nuova grande avventura della Pane di Sant’Antonio. Primo menu con tortiglioni o pizza, cotoletta di pollo e insalata

Ieri sera - lunedì 11 novembre -, con i primi 99 ospiti, è partita la nuova grande avventura della “Pane di Sant’Antonio”, l’associazione caritativa presieduta da don Marco Casale. Alle 18, nella sede di via Marzorati della Casa della carità, è infatti iniziato il nuovo servizio di mensa serale organizzato dalla Chiesa varesina per rispondere alla richiesta di aiuto delle numerose persone bisognose che fino a un mese fa, ogni sera dal lunedì al sabato, trovavano accoglienza dalle Suore della Riparazione in via Bernardino Luini.
LA PRIMA SERATA
All’inaugurazione del nuovo servizio, coordinato da Matteo Aimetti, hanno presenziato il consigliere regionale Samuele Astuti e l’assessore comunale ai Servizi sociali, Roberto Molinari. Alla vigilia, nel polo decanale della carità si percepiva un comprensibile timore per il nuovo delicato e impegnativo progetto elaborato dal vicario episcopale, don Franco Gallivanone, con la consulenza tecnica di don Casale e del suo successore alla guida della Caritas decanale varesina, don Matteo Rivolta. Ieri sera, invece, il passaggio di testimone tra le due esperienze caritative è avvenuto in un clima disteso e ordinato. Gli ospiti sono sfilati davanti ai tredici volontari incaricati di distribuire il sacchetto contenente il cibo d’asporto. Sui volti si leggeva dignità e serenità nonostante l’evidente stato di necessità. All’esterno, in prossimità dell’ingresso della mensa hanno vigilato in forma discreta tre volontari della sezione cittadina dell’Associazione nazionale carabinieri.
SONO 180 GLI OSPITI ACCREDITATI
Il primo menu, di quella che il consigliere Astuti ha definito «benedizione per la città di Varese offerta da un gruppo di volontari dal cuore grande», preparato dallo chef Maurizio Pieralini e dalla sua aiuto-cuoca Blessing Anjorin proponeva un piatto di tortiglioni con broccoli, acciughe e capperi o, in alternativa, un trancio di pizza Margherita. Completava il pasto una cotoletta di pollo con spinaci con contorno di insalata. Infine, tutti hanno ricevuto un panino e una mela. Sino ad oggi, sono circa 180 gli ospiti accreditati dalla Pane di Sant’Antonio alla mensa serale. Un’altra trentina di persone bisognose, dopo aver sostenuto un colloquio con il team di volontari guidato da Elisa Martinelli, sono state indirizzate alle strutture della Caritas decanale. In particolare, l’organizzazione guidata da don Rivolta, con le altre associazioni presenti sul territorio che sono già impegnate nella distribuzione periodica dei pacchi alimentari, si occuperà delle necessità dei nuclei familiari.
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