MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO
In piazza Libertà a difesa dell’Ucraina
I manifestanti chiedono all’Europa una posizione forte e unitaria. Qualcuno fa suonare l’inno russo. La replica: «Subiamo sempre provocazioni»

Manifestanti in piazza, sabato pomeriggio – 13 marzo –, a Gallarate, per chiedere una presa di posizione forte e unitaria da parte dell’Europa a difesa dell’Ucraina. Ma mentre la presidentessa dell’associazione “Regalami un sorriso”, Oksana Tkachuk Trapani, cittadina ucraina in Italia da 21 anni, sottolineava l’importanza del sostegno italiano ed europeo «come una pietra che aiuta ad attraversare il fango senza cadere», ecco la contestazione: da sotto i portici di piazza Libertà qualcuno ha fatto suonare l’inno russo con un telefonino. «Noi siamo qui a testa alta, lui in un angolo, nascosto», la risposta di Tkachuk Trapani, che ha replicato intonando l’inno ucraino. «Adesso come adesso non possiamo restare a casa, dobbiamo essere qui a dare testimonianza che siamo ucraini, che vogliamo essere liberi e avere la nostra cultura», ha detto la referente dell’associazione che dopo lo scoppio della guerra ha dato aiuto pratico e offerto mediazione culturale ai profughi che scappavano dall’Ucraina cercando rifugio nel Gallaratese.
«SUBIAMO SEMPRE PROVOCAZIONI»
«Se speravano ci fosse più gente? Sì, ma non è colpa della pioggia. Quando facciamo manifestazioni subiamo sempre provocazioni. È Gallarate, è così. Mio figlio di 18 anni non mi accompagna perché mio marito non ritiene che sia sicuro, dopo una manifestazione qualcuno ha gridato contro di lui», ha ricordato.
«BASSA CONSAPEVOLEZZA»
L’appuntamento con le bandiere ucraine ed europee che ha radunato poche persone davanti alla basilica era stato promosso dalla sezione cittadina del Movimento federalista europeo, che dall’inizio del conflitto russo-ucraino è vicino a “Regalami un sorriso”. «A Roma oggi c’è una manifestazione di piazza per l’Europa indetta da un giornalista che ha chiamato tutti per dire: Europa svegliati», ha spiegato il referente Antonio Longo. «Noi abbiamo voluto fare in piccolo una piazza gallaratese per l’Europa». Poi, a proposito delle scarse adesioni: «Abbiamo invitato le forze politiche e le associazioni. Siamo a un livello di consapevolezza talmente basso che la gente non capisce e se ne sta a casa. Quando non ha orientamenti chiari si gira dall’altra parte». Dura quanto immediata è stata la risposta alla provocazione dell’inno russo che è arrivata da parte di Matteo Intermite (Più Gallarate) presente alla manifestazione dell’Mfe: «Ignoranza pura, terrapiattisti provocatori».
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