GUSTO
Kala namak: il sale che sa di uova
L’ingrediente virale immancabile nella cucina dei vegani sta conquistando tutti

Se qualcuno ci domandasse, ma esattamente di cosa sa il sale? Non avremmo nessun dubbio, la risposta (anche banale) sarebbe, è salato. Logico e semplice. Il sale è composto esclusivamente o quasi, da cloruro di sodio, dunque non può che essere “salato”. Ma la cucina è fatta per stupire i palati, farli esplodere con sapori diversi e soprattutto far divertire il nostro cervello scombinando le carte tra quello che vediamo e quello che percepiamo con le papille gustative.
Se vi dicessimo che esiste un sale che ha il sapore di un uovo sodo? È il kala namak o sale nero apprezzatissimo dai vegani da diverso tempo, sta conquistando anche chi non sa rinunciare a una bella bistecca. In India, Pakistan e negli altri paesi asiatici lo si usa da sempre, principalmente perché proviene dalle catene montuose dell'Himalaya. Quando viene raccolto il suo colore tende al viola/lilla, ma una volta sottoposto a una specie di cottura in forno con uva spina indiana e altri legni da frutto, assume il suo colore definitivo, il nero.
Ha un basso contenuto di sodio e per questo è indicato nelle diete, e ha proprietà digestive, ma ciò che ne fa una chicca molto ricercata è proprio il suo aroma sulfureo così particolare che però - non temete - si stempera durante la cottura lasciando solo un sentore delicato.
La medicina ayurvedica gli attribuisce un potere medicinale, tra i suoi benefici stimolerebbe la produzione di bile nel fegato aiutando a controllare il bruciore di stomaco e il gonfiore, e aiuterebbe l’assorbimento delle vitamine nell’intestino tenue.
© Riproduzione Riservata