IL DIBATTITO
La roadmap della provincia di Varese
L’analisi di Valerio De Molli, ceo di Teha, sul futuro del territorio

Ho molto apprezzato la lettera aperta del Presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini, di domenica 12 gennaio scorso nel quale si invita ad un’azione corale per pensare il territorio tra 5-10 anni. Mi fa piacere contribuire al dibattito con qualche riflessione dal nostro osservatorio di TEHA Group, prima società di consulenza strategica e primo Think Tank italiano, con le nostre 330 persone e oltre 350 studi strategici realizzati ogni anno.
Ogni territorio ha bisogno di definire una propria visione del futuro, e ancor più in un contesto di incertezza sul fronte economico e geopolitico come quello attuale. La Provincia di Varese è uno dei “fiori all’occhiello” della Lombardia: quarta per numero di imprese attive (58.600, dietro a Milano, Brescia e Bergamo), quinta per numero di occupati (391mila), numero di imprese artigiane (19.700), per Valore Aggiunto manifatturiero (8,4% del totale regionale) e per valore delle esportazioni (7,7% del totale regionale, con il 74% dell’export aerospaziale lombardo).
Inoltre, la bilancia commerciale è stata costantemente in attivo dal 1991 al 2023 e il territorio può contare su una diffusa dotazione di collegamenti infrastrutturali: si pensi all’aeroporto internazionale di Malpensa (primo in Italia per traffico cargo e secondo per traffico passeggeri nel 2023), l’inserimento della rete ferroviaria lungo il corridoio ferroviario TEN-T Reno-Alpi e il terminal intermodale di Busto Arsizio (uno dei più importanti dell’Europa meridionale). Tuttavia, Varese è ottava su 12 Province in Lombardia per Valore Aggiunto per abitante e sesta per presenze turistiche (5,4% del totale regionale).
Nel 2019 come TEHA Group abbiamo realizzato, insieme a Confartigianato Varese, lo studio “La Provincia di Varese: scenari di futuro”, che guardava alle direttrici per il futuro possibile per il territorio di Varese. L’iniziativa aveva delineato una visione unificante per l’eccellenza dello sviluppo del territorio della Provincia di Varese (“Un territorio in movimento”) nel più ampio contesto dell’area pedemontana, della Lombardia e del Nord-Ovest, individuando le azioni e i pilastri per la crescita economico-sociale e il rafforzamento delle relazioni con il sistema-Lombardia e le Province limitrofe.
Anche se sono passati diversi anni, con in mezzo una pandemia globale e numerose criticità per imprese e cittadini dovute a pressioni inflazionistiche e conflitti alle porte dell’Europa, le sette proposte di allora sono ancora valide e meritevoli di alimentare un dibattito - consapevole e basato sui numeri - con il settore pubblico e privato. Gli spunti di riflessione che vorremmo sollevare si ispirano alla seguente roadmap:
1.mettere a valore gli asset e le competenze presenti, promuovendo strategie di co-sviluppo economico-industriale e promuovendo relazioni proattive con gli altri territori limitrofi;
2.rafforzare i settori strategici, ad alta produttività e resilienza già presenti sul territorio, puntando a una leadership nella manifattura ad elevata specializzazione (come aerospazio, chimico-farmaceutico, gomma-plastica, macchinari e meccanica, ecc.);
3.sostenere il rafforzamento dimensionale delle tante realtà industriali di piccole dimensioni;
4.diventare un hub per la mobilità avanzata e valorizzare la qualità ambientale e le filiere industriali legate alla sostenibilità in una logica attrattiva e distintiva, affermandosi come una Provincia di riferimento per le tecnologie verdi e la circular economy;
5.sviluppare un posizionamento distintivo in chiave industriale e di servizio sulla filiera dello sport e della natura per diventare uno dei primi territori di riferimento a livello nazionale – si pensi a ciclismo, basket, canottaggio, nuoto e volley, solo per fare alcuni esempi;
6.associare il territorio ad una immagine forte e attrattiva, basata sul suo DNA manifatturiero e anche in collegamento con i valori legati ad una vita “attiva”, salutare e attenta alla sostenibilità;
7.lanciare iniziative iconiche in grado di catalizzare l’interesse internazionale sul territorio (come la realizzazione di un percorso, ispirato alle 14 tappe del Sacro Monte di Varese, che richiami le eccellenze nel Nord e nel Sud della Provincia o di opere architettoniche di design che possano diventare landmark iconici e/o manifestazioni ad alta capacità attrattiva).
In assenza di una piena condivisione della strada da intraprendere tra le istituzioni, il mondo delle imprese e la società civile, e di un approccio professionale e strutturato, qualunque visione per il futuro del territorio di Varese non potrebbe concretizzarsi e rimarrebbe relegata alla dimensione del “sogno” o di un mero processo creativo.
Cogliendo lo stimolo del Presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini, e con l’obiettivo di dare concretezza ad un percorso di sviluppo strategico della Provincia di Varese, auspico quindi che si possa avviare un Think Tank permanente e multi-stakeholder come strumento di indirizzo e governo del cambiamento del territorio. Tale organo di partecipazione pubblico-privata – cui molti dei territori affiancati da TEHA Group hanno fatto ricorso come cabina di confronto e mediazione delle istanze di tutte le parti in gioco per definire il proprio futuro – avrebbe il ruolo di discutere e approvare le priorità strategiche di sviluppo, individuare e attivare gli investimenti necessari e, non da ultimo, di mantenere viva l’attenzione e la “pressione” positiva sugli aspetti di implementazione.
Oggi, per competere con successo nello scacchiere nazionale, europeo e globale, si deve avere una chiara idea di dove andare e su quali leve strategiche agire. Per richiamare il mantra di TEHA: «Senza investimenti, non c’è lavoro. Senza lavoro, non c’è crescita. Senza crescita, non c’è futuro».
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