LE INIZIATIVE
Legnano e Varese per la Palestina
Iniziativa in piazza San Magno prima del Consiglio comunale. Mercoledì a Sant’Ambrogio in programma una conferenza

Un momento pubblico di partecipazione in favore della causa palestinese. Martedì sera – 30 settembre – in piazza San Magno, a Legnano, hanno partecipato diversi esponenti della maggioranza, rappresentanti delle associazioni e cittadini che condividono l’iniziativa. «Se siamo qua è perché crediamo che quello che sta avvenendo a Gaza non riguarda un luogo lontano ma l’umanità intera – ha spiegato Giacomo Pigni, segretario del Partito democratico di Legnano di fronte a Palazzo Malinverni –. Davanti a un genocidio vengono meno la dignità della perone e gli Ideali di giustizia su cui è fondata la nostra nazione». Con lui anche il capogruppo di “Insieme per Legnano/Legnano Popolare” Eligio Bonfrate e il capogruppo di “riLegnano”, Antonio Sassi. Presente anche il sindaco Lorenzo Radice: «Importante cercare di costruire azioni che promuovono la pace – ha sottolineato –. Abbiano il diritto e il dovere di affermare che le nostre comunità hanno un ruolo nell’affermare che la pace si può fare».
I TEMI IN PIAZZA
La mozione, presentata in Consiglio comunale dalla coalizione di maggioranza (Partito Democratico, Insieme per Legnano/Legnano Popolare, riLegnano) e lanciata da Amnesty International attraverso la sue sede locale e sostenuta da 13 associazioni, prevede tra le altre cose anche la richiesta al governo italiano di interrompere qualsiasi fornitura di armi, componenti e tecnologie militari allo Stato di Israele, di rivedere le relazioni economiche, accademiche e sociali e di adottare misure che impediscano a cittadini e imprese italiane di intrattenere rapporti di investimento che contribuiscano ad alimentare il conflitto. Presenti anche, come spiegato da Rosetta Penna del “Gruppo territoriale Solaro”, indicazioni affinché la città promuova il dialogo con le associazioni e le realtà locali che trattano la questione palestinese. Questa la principale ma non l’unico argomento toccato dalla piazza. Gli occhi di tutti sono infatti puntati anche verso la Global Sumud Flotilla e il suo destino. «Su quelle navi ci sono anche i nostri amici, è difficile non essere spaventati», ha concluso Pigni. Aggiungendo come sia «vergognoso quello che sta accadendo a livello di opinione pubblica, dove viene chiesto a loro di fare un passo indietro e non a realtà come Israele di fermarsi». In caso di nuovi attacchi o anche solo di un fermo da parte delle forze armate israeliane, Cgil e Usb hanno già promesso un nuovo sciopero generale della durata di un giorno, con ripercussioni su scuola, trasporti, uffici, industria (in primis la metalmeccanica) e servizi. Un primo incontro tra le 50 imbarcazioni della flotilla e le forze dello stato ebraico è previsto nella notte tra il 30 settembre e il primo ottobre.
CONFERENZA A VARESE
Anche Varese Mercoledì 1 ottobre alle 18, a Sant’Ambrogio, nell’auditorium san Giovanni Bosco, in via Lazzaro Papi 7, il Comitato varesino per la Palestina invita a una conferenza di alto livello, a contenuto storico-politico e giuridico, che sarà tenuta da Ugo Giannangeli, avvocato penalista, membro dei Gap (Giuristi avvocati per la Palestina), per un intervento dal titolo “Dalla difesa dei diritti umani alla criminalizzazione dei difensori” e da Federico Lastaria, già del Politecnico di Milano, cooperante con università palestinesi, con “Verso un progetto di decolonizzazione”. Entrambi i relatori sono coautori di “Palestina. Pulizia etnica e Resistenza“, editore Zambon. L’ingresso è libero.
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