LIETO FINE
L’intelligenza artificiale ritrova due dipinti rubati in chiesa
Le opere del XVIII secolo individuate in una casa d’aste e restituite al parroco. Operazione dei carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale

Erano stati rubati nel 2001 nella chiesa di San Giovanni di Ameno. Da allora sono passati 23 anni e nella mattinata di ieri, sabato 23 novembre, una coppia di dipinti risalenti al secolo XVIII sono stati restituiti al parroco Stefano Capittini e al vicario generale della diocesi di Novara Fausto Cossalter.
Le due opere sono state recuperate del nucleo “Tutela Patrimonio Culturale” di Roma. Alla cerimonia, ospitata dalla sala consiliare del Comune, è intervenuto anche il sindaco Daniele Panza.
I due oli su tela raffigurano l’“Annunciazione della Vergine” e l’“Immacolata Concezione”. Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione del personale della sezione “Elaborazione dati” del comando “Tutela Patrimonio Culturale” dell’Arma, che quotidianamente monitora il web attraverso l’ausilio della nuova piattaforma denominata Swoads (Stolen Works of Art Detection System), un innovativo sistema di intelligenza artificiale alla ricerca delle opere d’arte provento di furti.
Queste opere, trafugate da ladri per ora rimasti ignoti, sono state localizzate su un sito online di una nota casa d’aste, che le aveva messe in vendita su mandato di un uomo residente in provincia di Parma che a sua volta le aveva ricevute in eredità da un familiare.
I militari hanno accertato la provenienza illecita di questi beni e ora la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, che ha coordinato l’operazione, ha disposto il “ritorno a casa” dei quadri.
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