IN SCENA
Lopez e Solenghi a Varese: risate con garbo
I due comici sul palco del teatro di piazza Repubblica

Eccellere senza eccedere. La lezione arriva da Massimo Lopez e Tullio Solenghi. Al Teatro di Varese, davanti a 900 spettatori, i due hanno dimostrato come sia possibile divertirsi tanto anche con una comicità garbata.
Discorso generazionale a parte, a fare la differenza rispetto ai forzati della risata in rete tanto di moda sono la solida formazione teatrale - per entrambi allo Stabile di Genova - e la convinzione, espressa anche sul palco, che si debba rispettare il pubblico perché, per la fedeltà dimostrata nel tempo, risulta in pratica «formato da parenti».
A questa famiglia straordinariamente allargata, Dove eravamo rimasti - questo il titolo dello show - Lopez, anche buon crooner, e Solenghi hanno regalato, tra l’altro, le imitazioni, mai fuori misura, di papa Francesco, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di Vittorio Sgarbi, Renato Zero e Giampiero Mughini. Inevitabile l’omaggio ad Anna Marchesini, compagna di Trio scomparsa nel 2016, il momento più toccante di uno spettacolo che ha concesso anche un’incursione nel politicamente scorretto a colpi di poesie e fiabe rivedute e corrette. Tante le risate e tante gli applausi.
Ora il Teatro di Varese si prepara al primo appuntamento della stagione con la prosa. Martedì 4 febbraio, alle 20.30, posti disponibili, in scena andrà L’Avaro, classico di Molière, decisamente attualizzato. Nei panni di Arpagone, trasformato da avido a virtuoso nemico di spreco e consumismo, c’è Ugo Dighero, attore molto bravo conosciuto dal pubblico televisivo come padre di Blanca.
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