L’ESIBIZIONE
“Love, Tears & Joy”, Cristina Barzi al Carrozze Hub
Alle 21 a Varese il concerto per la stagione del “67 Jazz Club”. «Tutto è partito da una camminata nel bosco», racconta la cantante e attrice alla Prealpina

È fatto di musica amore, lacrime e gioia il progetto che la cantante Cristina Barzi porterà nella stagione del 67 Jazz Club venerdì 18 ottobre alle 21 in occasione del primo concerto al Carrozze Hub di via Albani, a Varese. Lo spettacolo “Love, Tears & Joy” è un racconto emozionante: un alieno chiede a una cantante di raccontargli cosa significa essere umani e cosa accade sul pianeta terra. La risposta di Cristina Barzi arriva attraverso la musica e brevi dialoghi svelando un mondo di emozioni. In questa performance live l’artista sarà accompagnata sul palco da Enrico Salvato al piano, Emiliano Candida alla chitarra e Dino Scandale alla batteria e kora per eseguire un repertorio che spazia tra swing, pop, world music, afro e composizioni originali. Cantante, attrice e docente di espressione della voce e movimento scenico, Cristina Barzi risiede tra Varese e Berlino. Oltre agli studi di musica e teatro ha sempre dimostrato una profonda sensibilità per le situazioni di fragilità sociale. A livello artistico, dal 2004 a oggi ha condotto come cantante un’intensa attività sia all’interno di formazioni sia come solista e ha collaborato con artisti quali Moni Ovadia, Mario Reyes della Gypsy King’s Family (Francia), Marco Cappelli (New York) e Yael Deckelbaum (Israele). In teatro e in tv ha recitato in vari spettacoli e fiction.
Cristina, come è nato lo spettacolo che porterà al Carrozze Hub?
«Tutto è partito da una camminata nel bosco, avvenuta circa un anno fa. In quel momento mi sono chiesta cosa avrei potuto rispondere a un alieno se mi avesse chiesto cosa succede qui sulla terra. La risposta non può che toccare temi importanti come l’amore, le relazioni, le migrazioni, le discriminazioni, le guerre ma anche la meraviglia che c’è e che vedo con sguardo ottimista. Trovo poi che le canzoni siano estratti fantastici dell’essenza umana».
Lei è sia cantante che attrice. Vedremo entrambe queste anime in “Love, Tears & Joy”?
«Certo: lo spettacolo è fatto di narrazione e musica che spazia tra blues, gypsy jazz, jazz e world music con un po’ di Brasile, di Italia e ci sono anche composizioni originali. Sono felice di essere nella rassegna del 67 Jazz Club perché ho conosciuto Renato Bertossi ed era un vero e proprio amante della musica».
Che importanza ha nel suo percorso l’attenzione verso la società?
«Ho sempre voluto impegnarmi per aiutare i più deboli, anche quando abitavo a Roma. Questa sensibilità c’è anche oggi: settimana scorsa, per esempio, mi sono esibita accanto a Moni Ovadia a Roma e abbiamo dato un messaggio di convivenza pacifica».
Lei è anche coinvolta nella rassegna “Parola di Donna”...
«Sì, sono una delle artiste che affiancano Franca De Monti. Io sostengo la serata che il 21 ottobre ospiterà la grande cantante-musicista Rita Marcotulli al Salone Estense, nella quale si esibirà e parlerà della sua vita e del ruolo delle donne-artiste».
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