INCENDIO AL CHECK-IN
Malpensa torna alla normalità, ma resta l’allarme
Nessuna ripercussione sui voli: ancora fuori uso solo la fila 13. I sindacati: «Sicurezza a rischio. Adesso un tavolo di confronto»

«Cosa sarebbe successo se al posto di un martello avesse avuto una bomba?» La paura corre sui social, ma dopo il grande spavento Malpensa torna alla normalità, o quasi. Se nelle ore successive all’incendio doloso che ha spaventato i passeggeri e messo in moto la macchina della sicurezza dello scalo molti dei check-in presenti alle Partenze non sono stati operativi, già ieri mattina – giovedì 21 agosto – tutte le file di banchi dedicati alla registrazione dei viaggiatori sono tornate a funzionare.
NESSUNA CONSEGUENZA PER I VOLI
Tutte tranne una, la fila 13. Cioè quella – dove opera la Turkish Airlines – che è stata presa mira dal maliano che ora si trova agli arresti. Per sistemare gli impianti e i cavi elettrici danneggiati dal fuoco e sostituire i monitor rotti a colpi di martello dal ventottenne ci vorrà infatti qualche giorno, ma i voli del vettore turco non subiranno conseguenze visto che le procedure sono state spostate e reindirizzate ad altri desk. Malpensa si è ripresa in fretta e anche i ritardi ai voli in partenza sono stati pochi a dimostrare che gli ingranaggi funzionano.
LE PAROLE DEI SINDACATI
La preoccupazione però viene sottolineata anche dalle parole delle sigle sindacali che nella giornata di ieri hanno inviato alla stampa le loro riflessioni. «Siamo profondamente sconvolti da quanto accaduto e riteniamo inaccettabile che la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri possa essere messa così a rischio in un luogo tanto strategico e sensibile», scrivono le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl-Trasporto aereo in un comunicato congiunto. «Come più volte ribadito anche in occasioni precedenti, il tema della sicurezza per gli operatori aeroportuali deve essere affrontato con la massima urgenza. Per questo motivo, chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto con le istituzioni competenti, le autorità aeroportuali e le forze dell’ordine, al fine di adottare misure concrete e tempestive per garantire condizioni di lavoro sicure e tutelate. È ora di passare dalle parole ai fatti. La sicurezza non può più attendere». Anche Flai, la Federazione aziende italiane, condanna e chiede spiegazioni. «Gesto scellerato oggi a Malpensa dove in area check- in, un individuo prende a martellate il banco di accettazione per poi appiccare un incendio. Questo ennesimo episodio impone a tutti i soggetti coinvolti - Prefettura, Sea, Enac, Forze dell’ordine, organizzazioni sindacali - un urgente incontro al fine di discutere e condividere azioni finalizzate ad aumentare la sicurezza in tutte le aree aeroportuali, per lavoratori e passeggeri. Si confida in un celere riscontro».
Il servizio completo sulla Prealpina di venerdì 22 agosto in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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