ORNITOLOGO
Marco Mastrorilli: il miglior esperto mondiale di gufi
Autore di 26 libri, ha un canale Youtube unico nel suo genere
Se, su un qualsiasi motore di ricerca nel web, digitaste la parola “gufologo”, tra i primi risultati vi comparirebbe il suo nome: Marco Mastrorilli, ornitologo, guida ambientale, scrittore specializzato nella ricerca e nello studio dei rapaci notturni. Ma soprattutto gufologo. L’universo dei pennuti guardiani delle tenebre per lui non ha segreti tant’è che nel 2015 è stato insignito, in Minnesota, del premio speciale come miglior esperto al mondo di rapaci notturni. Nello stesso anno è stato inserito, unico italiano, nella prestigiosa World Owl hall of fame, il riconoscimento assegnato negli Stati Uniti dal Global Owl Project, per il suo intenso e appassionato lavoro di ricerca e divulgazione sul tema e in cui sono inseriti i maggiori esperti di rapaci del mondo.
Un’attività che persegue da trentacinque anni. Per lui galeotto fu, quando ancora era ragazzino, un corso sui rapaci notturni da cui fu letteralmente stregato. In particolare il suo interesse si concentrò proprio su questi uccelli che sono classificati, per morfologia, nell’ordine degli Strigiformi, cioè a forma di strega. Becco pronunciato e ricurvo, piumaggio arruffato, la vita di notte e i voli nei cieli bui, rendono i gufi molto simili alle creature che solcano le tenebre a cavallo di una scopa. Per questo motivo, nell’immaginario collettivo sono sempre stati fedeli compagni di creature soprannaturali magiche e misteriose.
Proprio per il loro aspetto e per i loro versi che si odono nell’oscurità, nel corso dei secoli, i gufi, ma anche civette, barbagianni e allocchi sono stati perseguitati, vittime di maldicenze e considerati maligni e iettatori. Luoghi comuni legati a sciocche superstizioni che non hanno alcun fondamento di verità. Anzi, in alcune tradizioni e leggende, il gufo è addirittura considerato un animale sacro.
Per gli indiani d’America protegge gli uomini durante la notte e viaggiando nell’oscurità è considerato un messaggero, un tramite tra il regno dei vivi e quello dei morti; gli aborigeni australiani lo venerano e lo proteggono in quanto incarnazione dello spirito femminile. Facendo un balzo indietro nel tempo, nell’antica Grecia, da Omero in poi, la civetta di Atena era il simbolo di filosofia e saggezza e veniva raffigurata, in bassorilievi e sculture, accanto alla dea della sapienza e delle arti. Quello dei gufi è davvero un universo tutto da scoprire.
«La voglia di raccontare questi magnifici animali – spiega Marco Mastrorilli – mi ha portato negli anni ad approfondire la loro conoscenza, sotto ogni aspetto». Autore di ventisei libri, tradotti e pubblicati in diversi paesi del mondo e di articoli di taglio divulgativo e scientifico, tra cui una rubrica fissa per la rivista Focus Wild, ha accompagnato nella sua vita oltre 15 mila persone in uscite notturne alla scoperta dei rapaci notturni. Da quest’ultima attività, il gufologo, milanese di nascita e torinese di adozione, ha inventato e messo a punto una disciplina chiamata Owlwatching, una forma di birdwatching notturno che permette di ascoltare e osservare in volo gli uccelli, liberi nel loro habitat naturale.
Il suo canale Gufotube, in cui i protagonisti sono i simpatici pennuti, è unico nel suo genere, con due milioni di visualizzazioni e 10 mila follower appassionati “gufomani”. Mastrorilli ha anche creato il Sentiero dei gufi, a Venaus in Val di Susa a pochi chilometri dal passo del Moncenisio, primo e unico percorso nel mondo progettato per accompagnare i visitatori alla scoperta di questi animali. Sotto la sua guida è possibile avvistare e udire il canto della civetta, del gufo reale, del gufo di palude, del gufo comune ma anche dell’allocco e dell’allocco degli Urali, dell’assiolo e del barbagianni o della civetta nana e della civetta capogrosso. Sono le dieci specie di rapaci notturni che vivono in Italia, ognuna con caratteristiche uniche e alcune delle quali, oggi, in forte decremento demografico, come il barbagianni.
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