IL DIPINTO
Il Compianto di Altobello

Sotto un cielo cupo che promette tempesta, i dolenti piangono sul cadavere di Cristo, prima di collocarlo nel sepolcro. Maria prende la mano del figlio, Maddalena quei piedi che ha bagnato con le sue lacrime e asciugato con i capelli, Giovanni intreccia le dita e una donna alza le braccia al cielo: così Altobello Melone dipinge il «Compianto su Cristo morto», esposto al museo Diocesano di Milano, al termine di un percorso di riflessione sulla passione di Cristo in preparazione alla Pasqua.
L’opera, che non è firmata né documentata, è concordemente attribuita all’artista di Cremona.
Datata a ridosso del 1516, quando Altobello è impegnato sui ponteggi del duomo della sua città, il dipinto, di proprietà della Quadreria Arcivescovile, viene esposto per la prima volta al pubblico dopo un accurato restauro.
Per l’occasione viene presentata una prima versione della «Pietà», bozzetto in gesso della predella per la Pala dell’Assunta di Lucio Fontana, a lungo dimenticata nel Cantiere marmisti della Veneranda Fabbrica del Duomo.
La si ammira a fianco della seconda versione, di proprietà del Diocesano. Sono testimonianze dei progetti del maestro dello spazialismo per una pala in marmo di Candoglia - mai realizzata - per la cattedrale milanese.
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