ROMA
Morgan Stanley, cresce debito Italia, verso 139,7% Pil nel 2026

(ANSA) - ROMA, 01 OTT - Il debito dell'Italia "rispetto a 18
mesi fa non è più atteso stabilizzarsi, ma è su una traiettoria
al rialzo". Motivo, "una crescita più debole ha invertito la
relazione fra tassi d'interesse e crescita", ossia il Pil
nominale (non depurato dall'inflazione) cresce meno dei tassi
d'interesse facendo accumulare debito: l'attesa, mentre si
attendono i parametri della manovra, è che "aumenti al 139,7%
del Pil" a fine 2026 contro il 137,7% del Documento
programmatico di bilancio sottoposto all'Ue. E che continui in
rialzo, contrariamente alle previsioni del Piano strutturale di
bilancio che prevede una stabilizzazione. Unico antidoto, che
l'Italia riesca a mantenere il surplus primario "dei tempi
dell'austerity", ad almeno l'1,5% del Pil.
L'allarme arriva da Morgan Stanley, e non riguarda solo
l'Italia: è generalizzato con tassi sul debito a lungo termine
più elevati nonostante i tagli delle banche centrali. Parte
dagli Usa e coinvolge in pieno la Francia che "presto
raggiungerà l'Italia come livello del debito". La banca
d'investimento risparmia solo Giappone e Germania. Ma tocca nel
vivo il debito 'tallone d'Achille' dell'Italia. (ANSA).
© Riproduzione Riservata