IL PROGETTO
Due panchine contro la violenza: «È un atto politico, sociale, educativo»
Presentate in piazza XX Settembre a Varese le opere realizzate dagli studenti del liceo Artistico Frattini. Una sarà posizionata a Villa Augusta

L’arte come gesto politico: le panchine rosse che parlano alla città. «Vogliamo sfatare il mito che l’arte serva solo a decorare. Per noi è un atto politico, sociale, educativo». Così la dirigente del liceo Artistico Frattini, Anna Maria Bruno, ha aperto l’evento di inaugurazione delle “panchine rosse d’artista”, oggi – sabato 10 maggio – in piazza XX Settembre a Varese. Un progetto che è molto più di un esercizio creativo: è un grido silenzioso contro la violenza di genere, un messaggio scolpito nel colore.
IL LAVORO DEGLI STUDENTI
Due panchine, due simboli. Una resterà nella piazza, l’altra troverà casa a Villa Augusta. A idearle, dipingerle, progettarle: i ragazzi del liceo Artistico Frattini. Le classi quarte dell’indirizzo figurativo e grafico hanno lavorato con impegno nell’ambito del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali), trasformando un tema delicato in arte pubblica. «Spiegare la violenza di genere ai ragazzi non è facile — hanno spiegato le docenti Mariagiovanna Micali e Silvia Bottazzini — ma attraverso l’arte tutto diventa più diretto. Speriamo siano le ultime panchine da inaugurare perché il messaggio sia finalmente arrivato a tutti».
«FACCIAMO RUMORE IN MODO CONSAPEVOLE»
I giovani si sono dimostrati sensibili, creativi, profondamente coinvolti. A loro è stato affidato anche il compito di illustrare le opere al pubblico: parole semplici, ma intense, che hanno restituito alla cittadinanza la forza del progetto. L’assessora Rossella Dimaggio ha sottolineato quanto la scuola sia «il luogo dove tutto può accadere, se le persone che la abitano ascoltano e credono nei ragazzi». Ha poi lanciato un appello: «Iniziamo a fare rumore in modo consapevole. L’amore è rispetto, non possesso». Anche Rotary Varese Verbano ha sostenuto l’iniziativa, riconoscendo nell’unione tra enti, scuola e territorio una forza trasformativa. Come ha ricordato la professoressa Alessandra Ferrario, «le panchine rosse sono il nostro contributo alla lotta contro la violenza».
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