SICUREZZA
Rivolta nel carcere di Busto Arsizio
Principio di incendio. Ferita una persona

Sono bastati pochi secondi per mettere a ferro e fuoco la terza sezione del carcere di via per Cassano. Oggi, giovedì 24 ottobre, poco dopo le 16 il reparto si è rivoltato con rabbia inusitata. La miccia l’ha accesa un maghrebino di Brescia che da tempo chiede il trasferimento in un penitenziario più vicino alla sua famiglia. «Mi prendete in giro» urlava menando sprangate a tutto ciò che gli capitava a tiro. Lo hanno seguito a ruota gli altri detenuti, altrettanto esasperati dal sovraffollamento, dalle lungaggini burocratiche, dalla lontananza dei parenti, molti dei quali non hanno né i mezzi né i soldi per andare a colloquio con regolarità. Stando alle prime informazioni che trapelano, i reclusi della terza sezione stavano rientrando dalle salette di socialità - ossia quegli spazi di cui possono, fruire in orari prestabiliti, per attività ricreative e aggregative - ma poco prima di rientrare nelle celle il maghrebino si sarebbe coperto il volto con la maglia, avrebbe afferrato una sbarra e iniziato a distruggere tavoli, punti luce, arredi, trascinando tutto a terra e scatenando l’emulazione dei concellini. Nel caos più totale è cascata una bombola del gas da cui si è sprigionato un piccolo incendio. Nel tentativo di spegnerlo un detenuto ha versato del liquido ma era infiammabile, qualcosa è esploso e una persona è rimasta ferita.
Servizio completo sulla Prealpina in edicola venerdì 25 ottobre
© Riproduzione Riservata