IN TRIBUNALE
Sparò con il fucile a un 26enne: chiesti 16 anni di carcere
La lite per una ragazza a inizio 2024 davanti alla stazione di Arcisate. Il 24enne è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi

Sedici anni di carcere per tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi. È la richiesta del pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma nei confronti del 24enne di Cuasso al Monte accusato di aver sparato con il fucile a un altro giovane, la sera del 5 gennaio 2024, davanti alla stazione ferroviaria di Arcisate.
LA TESTIMONIANZA DEL FERITO
«Sono uscito dal bar a fumare e ho visto che stava picchiando una ragazza. D’istinto, sono intervenuto per difenderla. Ci siamo azzuffati, io e lui siamo caduti a terra. Poi ci hanno diviso e infine l’ho accompagnato all’auto. Gli ho chiesto “Ma sei impazzito?” e lui mi ha detto “Tranquillo, cinque minuti e torno”. Ma dopo un po’ è arrivato davvero, è sceso dalla macchina con un fucile in mano e mi ha sparato». Questa la testimonianza rilasciata in Tribunale a Varese nel settembre scorso dal ferito, un 26enne, costituitosi parte civile con l’avvocato Elisabetta Brusa.
L’ACCUSA
Tentato omicidio con l’aggravante dei futili motivi: questo il reato contestato al ragazzo – difeso dall’avvocato Corrado Viazzo – che la mattina dopo l’aggressione si costituì, consegnandosi ai carabinieri che erano già sulle sue tracce da ore. Futili motivi rappresentati dal fatto che, secondo la ricostruzione dell’accusa, la reazione violenta dell’imputato fu conseguenza dell’intervento della persona offesa, che lo spostò fisicamente mentre stava litigando con una ragazza colpevole di aver insultato sua madre.
La sentenza è prevista nella prossima udienza la cui data non è stata ancora fissata.
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