IL CONFRONTO
Toti a Varese: «Politica ripiegata su se stessa»
L’ex governatore della Liguria, sul palco con Fontana, ha presentato il libro “Confesso: ho governato”

Il rapporto tra giustizia e politica è al centro stasera, venerdì 29 novembre, di un confronto tra Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, ed Attilio Fontana, governatore della Lombardia. Il dialogo si è svolto al Teatro Santuccio di Varese in occasione dell’uscita del libro di Toti “Confesso: ho governato”. Un confronto promosso da “Lombardia Ideale“, con interventi di apertura degli esponenti del movimento: Leslie Mulas, coordinatore provinciale, e Giacomo Cosentino, segretario regionale. A coordinare il dibattito il giornalista della Prealpina, Pasquale Martinoli. Rispetto alla vicenda giudiziaria che lo ha portato alle dimissioni, Toti ha confessato di provare «tanta amarezza, oltre all’impressione di avere lasciato un lavoro fatto seriamente». Ma ciò che è accaduto in Liguria ha portato Toti a riflettere sul rapporto tra politica e giustizia. «La magistratura - ha dichiarato Toti - può aver compiuto tanti errori, in buona fede, in cattiva o in cattivissima fede. Tuttavia lo ha fatto in base a leggi approvate dalla politica». Una politica che spesso «ha abdicato al suo spazio, si è ripiegata su se stessa, ha ristretto la sua autonomia». Fontana ha difeso un’idea liberale della politica, capace di aiutare il mondo produttivo e di tutelare l’iniziativa privata, valori che Fontana ha riconosciuto presenti anche nell’azione di Toti.
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