IN OSSOLA
Truffatori da Napoli in trasferta. Arrestati
Due uomini si sono finti carabinieri facendosi consegnare soldi e oro da un’anziana. Intercettati dai militari di Verbania

Da Napoli in Ossola per truffare un’anziana. Arrestati due finti carabinieri. Ieri, lunedì 14 ottobre, i carabinieri del Comando provinciale di Verbania hanno tratto in arresto in flagranza di reato due persone, provenienti dal capoluogo campano, che avevano messo a segno una truffa ai danni di una donna residente nella bassa Ossola.
LA RICOSTRUZIONE
Poco dopo le due del pomeriggio alla centrale operativa dei carabinieri è giunta la chiamata di un cittadino di Ornavasso che denunciava il fatto che sua madre era appena stata truffata da due persone. L’anziana ultraottantenne era stata infatti contattata telefonicamente da un uomo che, spacciandosi per carabiniere, l’aveva informata che il proprio figlio era stato trattenuto in caserma poiché protagonista di un grave incidente stradale dove aveva causato gravi danni ad un’altra persona. L’unico modo per scongiurare il suo arresto sarebbe stato consegnare denaro o oro come pagamento di una cauzione. Mentre la donna, in stato di agitazione cercava di rimediare quanto chiesto, l’interlocutore è rimasto in linea anche per impedire alla donna di effettuare altre chiamate, magari per controllare la veridicità di quanto asserito.
Il falso carabiniere ha avvisato quindi l’anziana che sarebbe arrivato a breve un loro incaricato cui consegnare quanto indicato. Passati pochi minuti infatti si è presentato alla porta di casa un uomo che ha ritirato il contante e una scatolina con alcuni monili in oro di proprietà della vittima, del valore di poche migliaia di euro.
Appena il truffatore si è allontanato dalla casa. la donna, nonostante l’invito a non chiamare nessuno, ha deciso ugualmente di contattare il figlio per sincerarsi delle sue condizioni. È così che ha realizzato di essere stata vittima dell’ennesima truffa con la tecnica del finto carabiniere. Immediatamente è stato dato l’allarme e diverse pattuglie di militari si sono messe alla ricerca di un’auto con due uomini a bordo, uno dei quali era stato descritto dall’anziana signora come un giovane sui vent’anni. Proprio una pattuglia della Stazione di Omegna, nel transitare nei pressi di un supermercato, ha notato due persone che tergiversavano in prossimità di un’auto, come fossero in attesa di qualcosa. Avvicinatisi per un controllo i due hanno mostrato subito segni di nervosismo. Identificati sono risultati un 30enne ed un 19enne entrambi di Napoli, mentre l’auto in loro uso è risultata a noleggio. Inoltre il più grande dei due da un controllo alla banca dati delle forze dell’ordine è risultato con numerosi precedenti anche per truffa; il più giovane corrispondeva per descrizione, anche come abbigliamento, a quello che si era presentato in casa della donna per ritirare denaro e oro. I due sono stati quindi portati in caserma a Verbania per approfondire gli accertamenti. A seguito di perquisizione, anche sull’auto, i carabinieri hanno rinvenuto, occultata nel sedile posteriore dell’auto, la scatolina contenente il contante e l’oro appena sottratto alla signora di Ornavasso. I due sono stati così arrestati per truffa aggravata in concorso ai danni di persona anziana e portati in carcere a Verbania a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre alla vittima della truffa, accompagnata in caserma dal figlio, è stato restituito quanto sottratto.
I carabinieri ricordano che nell’ordinamento italiano non è prevista alcuna forma di cauzione in caso di arresto e che in nessun modo i militari telefonano a casa per chiedere denaro o altro quale forma di pagamento per il rilascio di un proprio caro. In caso di telefonate simili, viene consigliato di interrompere subito la comunicazione e chiamare il 112.
In passato i carabinieri di Verbania avevano indagato a Napoli sempre sul fronte delle truffe.
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