A1 FEMMINILE
Uyba: nuovo campionato, ambizioni e storia
Speciale di 15 pagine sulla Prealpina dedicato alla formazione bustocca

Un solo scudetto in bacheca ma davvero speciale perché arrivato in una stagione magica e in un momento epocale per il volley locale, ma una tradizione che ormai fa di Busto Arsizio una delle capitali del volley italiano al femminile. Dalla stagione 2007/2008 il club con sede in via Maderna a Busto Arsizio è ininterrottamente nella massima serie: il prossimo sarà il diciottesimo campionato nel quale l’Uyba schiererà le sue farfalle contro il meglio della pallavolo mondiale.
La continuità è un valore, l’ambizione anche, la sostenibilità pure. Non sono tempi di frizzi e lazzi per Busto Arsizio che con meno soldi e meno idee rispetto agli anni d’oro del triplete, dei pienoni al palazzetto e delle finali europee, è scesa obiettivamente di qualche gradino nelle gerarchie, rimanendo comunque una delle piazze più ambite e riconosciute. Non si vince dal 2019, ormai sono passati sei anni dalla Cev Cup di Gennari e compagne e le ultime stagioni sono state di alti e bassi dentro e fuori dal campo.
Ma Busto c’è ed è pronta alla nuova sfida che porta con se il fascino e pure i brividi delle tante scommesse da vincere per centrare innanzitutto l’obiettivo di una salvezza mai facile nella competitiva A1 italiana, e poi magari anche un posticino nei playoff. Ovvero quel piazzamento nelle prime otto che la storia e il pubblico dell’e-work Arena meriterebbero.
Ecco, guardandosi indietro a quanto di buono fatto in passato e alzando lo sguardo agli stendardi delle vittorie, l’Uyba potrebbe trovare l’ispirazione per un campionato più ambizioso di quanto non prometta l’attuale ranking.
Le basi per una crescita sono state poste nella passata stagione, poi il mercato ha un po’ scombinato i piani. Le partite si giocano sul campo ma pure sui tavoli della raccolta risorse. Per questa Busto sono fondamentali entrambe.
CHE CAMPIONATO SARÀ?
Che campionato sarà quello della Uyba? Una domanda che rimbalza come una trottola dalle parti di viale Gabardi. Difficile dare una risposta certa perché le bustocche sono forse l’incognita più grande della serie A1.
Il mercato estivo ha portato un profondo cambiamento del roster: tante novità in ogni reparto, tra giovani di talento e innesti d’esperienza. Un mix che porta freschezza, ma anche la necessità di trovare in fretta chimica e solidità in un torneo che ammette pochi errori. Dai ritorni amarcord di Diouf a Gennari, alle scommesse Metwally e Parra, gli uomini mercato biancorossi hanno consegnato a coach Barbolini una formazione che vuole restare protagonista nel trenino delle prime otto.
L’ossatura della passata stagione garantiva uno zoccolo duro solido su cui costruire l’impalcatura. L’addio anticipato di Piva, però ha cambiato tutto e rappresenta una perdita importante sul piano tecnico. Provando a fare un po’ di ordine, la coppia Boldini-Seki garantisce fluidità e precisione in regia, Eckl è una valida alternativa a Sartori al fianco di una Van Avermaet vista già in grande spolvero al mondiale, Pelloni ha convinto da esordiente e può ripetersi. Attaccanti ? Questo probabilmente il tallone d’Achille delle farfalle, tanti centimetri ma serve solidità in seconda linea. Molto dipenderà dalla tenuta fisica di Diouf e soprattutto Gennari, oggi la miglior ricevitrice bustocca che paga però un po’ sul fronte offensivo. Obossa, ancora mai vista in preseason, deve limitare le fasi di calo. Le incognite: il duo straniero. La Parra vista al mondiale non ha entusiasmato ma c’è da tenere in considerazione anche un Messico non particolarmente brillante. Metwally ha convinto in patria e ha tanta voglia di fare ma deve misurarsi con il valore del campionato italiano. Insomma, se le prime quattro (Conegliano, Milano, Scandicci e Novara) sono certamente più di un passo avanti, la corsa biancorossa sarà nel folto gruppo delle outsider.
Al tecnico l’arduo compito di trovare la ricetta giusta. Continuità di rendimento, tenuta fisica e capacità di gestire i momenti chiave saranno decisivi. Il campionato che attende Busto non sarà semplice e servirà tempo per vedere la vera Uyba, ma la sensazione è che le farfalle possano regalare qualche soddisfazione.
Speciale di 15 sul nuovo campionato della Uyba con la Prealpina di sabato 27 settembre.
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