IL PERSONAGGIO
Caimi: «Creo sculture a motore»

Definirlo disegnatore e progettista è limitativo. Alberto Caimi da Bobbiate si riteneva un «testa matta» innamorato delle emozioni che si celano dentro una moto. Ora, a soli 27 anni, è uno dei creatori di prototipi su due ruote tra i più stimati in Europa. Riviste specializzate in Spagna, Gran Bretagna e Italia gli dedicano copertine dopo che un suo gioiello - Ducati Monster 821 Pantah XTR - è stato esposto e premiato al Moar di Milano, poi in via Cattaneo a Varese dall’amico Luca Gaspari e benedetto da un mago che progetta moto custom di caratura mondiale, qual è il madrileno Pepo Rosell.
Ed è l’amicizia e la stima di cui gode Caimi presso il fondatore della Radical Ducati e di XTR ad aver consolidato l’immagine del varesino tra gli artisti cesellatori di moto d’arte.
Domenica 9 giugno ha presentato le sue creazioni all’Ippodromo delle Bettole a Motus e, sabato 29 giugno, terrà un happening delle sue realizzazioni - tra disegni, clay in argilla e moto - in piazza Monte Grappa nella sezione culturale della 28esima Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori a cura del club Auto Moto Storiche Varese.
«Tutto nacque dalla passione di famiglia – esordisce Alberto Caimi -: papà restaura per hobby auto storiche e con mamma partecipano a gare di regolarità come la Varese-Campo dei Fiori. Ma è per le due ruote che il mio cuore ha iniziato a pulsare da piccolo: dopo il liceo artistico Frattini, il salto formativo è avvenuto a Torino all’Istituto europeo di Design. Dopo aver sviluppato progetti su base Triumph e auto Jaguar E-Type, ho studiato una tesi sperimentale su veicoli a 2 o 3 ruote che preconizzano la mobilità elettrica del domani per il gruppo Piaggio: il progetto “Libra Cannone” piacque molto».
Come si è giunti a «Pantah», Ducati Monster 821 studiata da Taglioni, Mengoli e Neri sul finire degli anni Settanta? Fu un modello che contribuì al rilancio della Casa di Borgo Panigale dopo anni di stasi: lei ha trovato in Pepo Rosell un supporto perfetto per le sue idee più innovative, dalla matita alla realizzazione a mano con il «clay» in l’argilla, poi il modellamento fino al prototipo completo.
«È stata una miscela esplosiva – prosegue Caimi - quella che mi ha unito, tra studi, progettualità ed esecuzione, a Rosell. Sono felice che lui, autentico “dominus” del genio creativo di moto racing custom, mi abbia lasciato mano libera per fare emergere la vera anima di questa scultura a motore. Ho conosciuto Pepo al salone madrileno Oldies But Goldies 2017: mi diede fiducia, mi commissionò un moto proiettile in argento, la Xtr Mk2 su base Bmw: piacque molto».
Cosa si prova, da varesino ventenne o poco più, a lavorare con uno stilista di fama mondiale quale Rosell? E quanto costa un kit di trasformazione?
«Lo stimolo è massimo, la tensione creativa produce nuove idee e poterle realizzare dona felicità - spiega Caimi -. Dopo tre mesi di lavoro sodo, in Ducati Pantah XTR troviamo un alto concentrato di tecnologia e design: sterzo, freni, radiatore, frizione, sospensioni, parti in carbonio, serbatoio e cupolino. In due metri è racchiusa gran parte dell’alta manifattura europea per le due ruote. Il kit di trasformazione può costare dai 2500 ad oltre 5000 euro con adozione di parti speciali in carbonio».
Quali gli altri progetti di rilievo sono stati realizzati? «Per Bultaco Motors esemplari su base Bmw MK2 Silver Bullet. Nel Varesotto collaboro con un personaggio di Laveno Mombello in ascesa a livello nazionale: è Christian Moretti di Plan B Motorcycles: con lui stiamo lavorando ad una Benelli 512 M. È allo studio un kit per un’iconica moto enduro varesina che – grazie ai team bosini CH e CF Racing - ha vinto numerosi titoli iridati e nazionali: è Husqvarna TE. Da varesino – conclude Caimi - provo gioia realizzando questo progetto».
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