CINEMA
Varese, trionfa “L’incombenza delle cose”
Sold out al MIV per la presentazione del film di Federica Crippa e Matteo Ballarati

«Vi chiediamo solo una cosa, non raccontate a nessuno il finale di questo film».
La raccomandazione fatta dai registi Federica Crippa e Matteo Ballarati avrà successo? Difficile dirlo, di certo il successo lo sta riscuotendo il loro film. Proposto questa sera, martedì 11 al MIV, in una sala sold out come la sera precedente al Cinelandia di Busto Arsizio, L’incombenza delle cose ha ottenuto tali consensi da consigliare di organizzare in tempi brevi un’altra proiezione. Il tris sarà il 26 marzo nuovamente al cinema di via Bernascone. Al MIV, stasera, anche la vicesindaca Ivana Perusin.
Qui la coppia regina della Cactus Production di Busto Arsizio si è presentata come sua tradizione in stile hollywoodiano e al gran completo. Accanto ai due autori, gli interpreti Fabrizio Rocchi, Simone Murru, Anna Haholkina - attrice e modella di Rimini, autentica padrona di scena - e Daniele Marcheggiani.
La trama ruota attorno a un detective, un tempo brillante e ora a dir poco disincantato, che ritrova la sua verve grazie a una misteriosa donna che gli commissiona un caso. Sembrerebbe indicargli l’uscita del tunnel ma è una luce che va a intermittenza fino allo spiazzante epilogo in cui gioca un ruolo un sacerdote non esattamente rassicurante.
Con eccezione di una scena vista mare a Zoagli, tutti di casa nostra i set. A partire dal Palace Grand Hotel di Varese, già oggetto di diverse pellicole da Un amore di donna di Nelo Risi a Guida romantica di posti perduti di Giorgia Farina. Completano il quadro la chiesa San Vittore di Arcisate e quella di Santa Maria Busto Arsizio, il lungolago di Sesto Calende e di Bodio Lomnago, le Piscine di Lainate e il Cineteatro Lux di Busto Arsizio.
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