LE INDAGINI
Venduti ogni settimana 20 chili di droga: banda sgominata
L’attività di spaccio era svolta nel Novarese. Scattati tre arresti e sette obblighi di dimora con presentazione alla polizia giudiziaria
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Due uomini di origine albanese di 39 e 42 anni e un italiano 44enne sono finiti in carcere e per altre sette persone è scattato l’obbligo di dimora con presentazione alla polizia giudiziaria. Questi provvedimenti, disposti dalla Procura della Repubblica di Novara, hanno messo fine a una ramificata attività di spaccio di droga portata avanti a Novara, Galliate, Trecate, Romentino e Biandrate e in grado di assicurare ingenti profitti.
L’OPERAZIONE E I SEQUESTRI
La banda era composta da nove novaresi e da un residente in provincia di Barletta-Andria-Trani. Durante le perquisizioni, sono stati rinvenuti 127,6 grammi di cocaina, 85 di hashish e 0,52 di marjuana, e una pistola ora interessata da accertamenti su tipo e modello. L’operazione è stata effettuata nelle prime ore della mattinata di oggi, mercoledì 9 ottobre, dalla Polizia di Stato di Novara con la collaborazione delle Squadre Mobili delle Questure di Verbania, Vercelli, Biella, Asti, Aosta e BAT, del Nucleo Cinofili di Torino e della Polizia Locale di Trecate. Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Novara.
IN VENDITA VENTI CHILI DI DROGA OGNI SETTIMANA
Le indagini, che nei mesi scorsi avevano portato ad altri cinque arresti in flagranza e al sequestro di oltre 60 chili di hashish e dieci di marijuana, sono iniziate a marzo e hanno preso il via dopo che, a novembre 2023, erano stati arrestati due italiani trovati in possesso di 16 chili di hashish mentre percorrevano in auto la tangenziale di Novara in direzione dell’autostrada A4. Gli investigatori hanno poi scoperto che ogni settimana a Novara venivano venduti sino a venti chili tra hashish e marijuana. Hanno poi individuato tre uomini e due donne di età compresa tra i 22 e i 44 anni, tra i colpiti dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora, che si approvvigionavano dalle tre persone arrestate per poi gestire lo spaccio in maniera autonoma. La misura cautelare dell’obbligo di dimora ha riguardato inoltre due italiani di 42 e 54 anni. Uno di loro operava come “magazziniere” del sodalizio criminale.
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