STILE
Corda e stoffa, l’eleganza è povera
Francia e Spagna se ne contendono la paternità da secoli: le espadrillas sono un evergreen senza tempo, capace di tornare tra le tendenze anno dopo anno, sin dalla loro invenzione.
LE ORIGINI
Nate nei Paesi Baschi, le espadrillas furono create per aiutare giovani contadine e mandriane ad attraversare i sentieri impervi della costa atlantica. L’origine del termine pare sia la parola espardenyache che, in catalano, indicava le calzature realizzate in sparto – una fibra prodotta grazie a una pianta mediterranea – e utilizza per realizzare le corde che fungevano da suola. Un accessorio comodo, non dotato di particolare appeal, tanto che nei modelli più antichi era difficile persino distinguere tra destra e sinistra. Proprio per questo, quando nel 1927 i cugini Luis Castañer e Tomas Serra decisero di aprire la loro attività di produzione di espadrillas fu una vera e propria scommessa. Con il quartier generale a Girona, nel cuore della Catalogna, l’azienda fu un successo immediato non solo in Spagna, ma in tutto il mondo.
CALZATURE DI SUCCESSO
Le espadrillas conquistarono Grace Kelly, Brigitte Bardot e persino Jackie Kennedy. La svolta nella storia delle espadrillas, però, fu l’incontro tra Lorenzo Castañer e la moglie Isabel e Yves Saint Laurent: insieme, infatti, crearono il primo modello con la zeppa, trasformandolo in pochissimo tempo in un oggetto di culto. Furono un successo unisex, indossato da uomini e donne e riproposte da numerosi stilisti. Persino Armani, negli anni Ottanta, le propose in una nuova chiave elegante, mentre negli anni Novanta fu Dolce & Gabbana ad appropriarsi del modello per trasformarlo in un pezzo capace di incarnare la veracità del Sud d’Europa.
LE RIPROPOSTE
Un accessorio amato e riproposto nel corso degli anni da quasi tutti i marchi, reinterpretato secondo l’animo del brand. Ecco allora che Loewe le trasforma con il suo tocco di design, mentre Stella McCartney le arricchisce con dettagli in macramè. A innamorarsi delle espadrillas sono stati anche Marni ed Etro, che le hanno trasformate in pantofole, ma anche Bottega Veneta e Gucci, che hanno saputo arricchirle con un pizzico di stravaganza anni Settanta. Un’artigianalità che, nonostante il fast fashion, lascia intatta la silhouette originale delle espadrillas, aggiungendo un tocco moderno e materiali all’avanguardia - l’ultima tendenza è quella legata alla sostenibilità - per dare, ogni anno, nuova vita a un classico, senza perdere di vista l’umiltà delle sue origini.
© Riproduzione Riservata