MODELLO
Ambienti di lavoro sani e sicuri. Confapi Varese: così li creiamo
Sempre più importante il ruolo cruciale di prevenzione e medicina del lavoro. Il presidente Marco Tenaglia: gli orari più dinamici non impattano sulla produttività

Formazione e salute e sicurezza nei luoghi di lavoro vanno di pari passo. Ora ancora di più: si rinsaldano infatti ulteriormente attraverso lo strumento dei “break formativi”, che si declina nella volontà di sostenere valide iniziative nelle aziende, con l’obiettivo di affermare una nuova cultura della sicurezza sul lavoro. Un percorso che intendono fare Confapi Varese e i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, che a riguardo hanno di recente sottoscritto un importante accordo volto a definire una strategia condivisa di azione per diffondere in tutti i settori produttivi modalità di formazione sempre più efficaci.
«Abbiamo lavorato a un modello che non fosse una semplice replica di esperienze già sperimentate nelle grandi aziende, ma che tenesse conto delle peculiarità delle Pmi: orari più dinamici, risorse più limitate e la necessità di integrare la formazione nella routine quotidiana senza impattare negativamente sulla produttività – dichiara Marco Tenaglia, presidente di Confapi Varese –. Questo accordo rappresenta un equilibrio tra la necessità di garantire ambienti di lavoro più sicuri e la realtà operativa delle nostre imprese».
Insomma, la prevenzione e la medicina del lavoro rivestono sempre più un ruolo cruciale nelle imprese, con l’importanza che assume nel contempo anche la creazione di ambienti di lavoro sani e il ruolo delle politiche di sicurezza e della medicina del lavoro come strumenti di benessere e produttività. Un concetto che viene sottolineato nell’accordo sui break formativi siglato tra Confapi e sindacati, proprio perché «la formazione è da tempo riconosciuta come strumento privilegiato per la promozione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, la diffusione delle conoscenze, il coinvolgimento partecipato, il miglioramento dei processi produttivi e la valorizzazione delle persone». «I “break formativi” – evidenzia il direttore di Confapi Varese, Piero Baggi – hanno il fine di entrare ancora di più in una logica di cultura della sicurezza».
«Quello che crediamo essere opportuno è che venga portata avanti l’urgenza che ricopre una valutazione in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro che guardi anche alle specificità individuali, che è ciò che si ritrova nell’approccio della medicina genere-specifica – evidenzia Chiara Barbieri, presidente del Gruppo Donne di Confapi Varese –. Tutto ciò che compete la salute e sicurezza non è una scienza esatta, non è la matematica: ci sono delle soggettività che vanno tenute in considerazione, valutate caso per caso e solo così davvero rispettate».
Stare
bene
Anche in azienda
è possibile declinare e trovare
il benessere
Alla scoperta delle novità organizzative dove viene applicato un modello
che non replica quanto fatto
nelle grandi imprese per garantire sicurezza sul lavoro
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