FUTURO INCERTO
Presidio contro il rischio licenziamenti. Galimberti: «Sindacati e Confindustria in Consiglio comunale»
Lavoratori e rsu all’ingresso della Beko: si temono ridimensionamenti dell’attività e tagli al personale. I commenti
I dipendenti Beko europe dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno dicono no a chiusure ed esuberi e protestano davanti alla sede dell’azienda, ex Whirlpool. Questa mattina, venerdì 8 novembre, dalle 6, i lavoratori hanno deciso infatti di restare all’ingresso della fabbrica, con un presidio sostenuto dalle organizzazioni sindacali unitarie. «Lavoratori in stato di agitazione». Quanto emerso dall’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italia, nella serata di ieri, giovedì 7 novembre, ha acuito le preoccupazioni già esistenti e confermato il rischio di un ridimensionamento per la produzione del freddo. In bilico ci sarebbero circa 900 posti lavoro.
C’è infatti molta preoccupazione per il rischio di chiusura di tre stabilimenti, tra cui quello in provincia di Varese, messo in conto dalla multinazionale che si è riservata di valutare ulteriormente «l’attuale presenza nei settori del lavaggio e della refrigerazione per evitare altre perdite di cassa».
Il presidio a Cassinetta ha rallentato l’ingresso dei camion ai cancelli del sito produttivo e andrà avanti sino al pomeriggio di oggi. Sono presenti i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
«NO A TAGLI OCCUPAZIONALI»
«Alla presenza del ministro Urso – ha spiegato il segretario generale UILM Metalmeccanici Varese Fabio Dell’Angelo -, Beko ha dichiarato delle criticità sulle produzioni nei nostri siti italiani e si è riferita particolarmente ad alcune produzioni legate a elettrodomestici quali frigoriferi e congelatori come accade a Cassinetta di Biandronno. C’è un rischio di licenziamenti e chiusura anche se chiaramente l’azienda non ha ancora detto niente in merito, ma ha parlato solo di crisi e su quello che dicono esiste il pericolo di 900 esuberi a Cassinetta. Abbiamo detto e ribadito che non accettiamo nessun tipo di piano che comprenda dei tagli occupazionali che mettano in discussione le attività produttive e quelle industriali. Siamo pronti a discutere con l’azienda quali possano essere tutte le misure da mettere in campo chiedendo anche al Governo di fare la sua parte visto che, proprio il 1 maggio del 2023 ha dichiarato per decreto l'applicazione del Golden Power. Non solo non si devono dichiarare esuberi ma addirittura abbiamo la necessità che l’azienda faccia degli investimenti perché in questa situazione è chiaro che il contenimento di quelle che sono le perdite non possono essere affrontate unicamente con l’ipotesi di tagli di chiusure ma, al contrario, con investimenti concreti sul futuro».
«C’è forte preoccupazione per il destino dell’elettrodomestico in provincia di Varese – ha dichiarato il coordinatore Uil Varese Antonio Massafra – perché la sorta di piano industriale presentato al Ministero lascia molte perplessità e molte preoccupazioni. Stiamo parlando di un sito dove ci sono più di 2200 lavoratori e un indotto di altri 2000 lavoratori una parte dei quali, da quanto dichiarato, potrebbero essere lasciati a casa. Si tratterebbe di un grave danno per la nostra provincia e per la sua economia».
PRONTA UNA MOZIONE A TUTELA DI LAVORATORI E TERRITORIO
La questione della Beko arriva in Consiglio comunale per richiesta del sindaco Galimberti. Il primo cittadino ha chiesto infatti la possibilità che i segretari generali delle principali sigle sindacali e Confindustria possano partecipare alla prossima seduta di consiglio e illustrare i dettagli di una vicenda che in queste ore sta mettendo in apprensione migliaia di lavoratori e destando preoccupazione per un intero indotto del territorio. «Ho chiesto ai rappresentanti dei sindacati e di Confindustria di poter illustrare, nel Consiglio comunale già fissato per il 15 novembre, il quadro di quello che sta avvenendo nel sito produttivo di Cassinetta - spiega il sindaco Galimberti - in modo che tutti i consiglieri comunali del capoluogo e delle forze politiche e civiche presenti possano essere ben informati della situazione. Presenterò inoltre una mozione, che spero possa essere condivisa a larga maggioranza, che impegnerà il Consiglio a farsi portavoce con il Governo perché si faccia tutto il possibile per trovare le soluzioni adeguate a tutela dei lavoratori e lavoratrici, e per salvaguardare un sito tanto importante come quello di Cassinetta, uno dei più importanti centri produttivi ed economici della nostra provincia, con un indotto che ricade su tutti i territori limitrofi. Leggiamo sui giornali di possibili ridimensionamenti di alcuni settori di Cassinetta che impiegano centinaia di persone con possibili ricadute su tutto il sito. È fondamentale dunque che il Governo intervenga per scongiurare queste ipotesi a tutela dei lavoratori e del territorio e perché invece si promuova una rotta verso nuovi investimenti legati alla ricerca e allo sviluppo».
PD: «NESSUNA TUTELA AI LAVORATORI, GRAVE SEGNALE DI DISIMPEGNO DEL GOVERNO»
«Dopo l’incontro al Mimit di ieri, seguiamo con ancora maggiore apprensione la vicenda degli stabilimenti di Beko Italia (ex Whirphool). Non è stato presentato nessun piano industriale che, pur senza negare la forte crisi del settore, dia una prospettiva di tenuta e rilancio ai 5 stabilimenti coinvolti. È emersa invece, con drammatica concretezza, la volontà di un forte disimpegno nel nostro paese, cui seguirebbe la chiusura parziale o totale di buona parte dei siti in essere». Lo dichiarano Alessandro Alfieri e Maria Cecilia Guerra della segreteria nazionale del Partito democratico, in una nota. «Il Golden power annunciato o minacciato dal governo sembra privo di qualsiasi mordenza, mentre molto reale è la situazione dei 5 mila lavoratori dell’azienda che rischiano di perdere il posto e a cui non viene proposta nessuna tangibile tutela così come nessuno sbocco di riqualificazione. Il disinvestimento di BeKo Italia sarebbe un ulteriore colpo all’industria del nostro paese, con rilevanti riflessi sulla nostra economia e con ricadute occupazionali che vanno contrastate con il massimo impegno. Per questo il Partito Democratico, sia a livello locale che a livello nazionale, è a fianco dei lavoratori di Beko Italia. Abbiamo portato oggi la nostra solidarietà e vicinanza ai lavoratori che a Cassinetta sono in mobilitazione, e chiediamo, assieme a loro, e ai lavoratori degli altri siti produttivi di Beko, un forte impegno al governo a fare si che l’incontro programmato per il 20 novembre serva ad avviare un vero e costruttivo confronto di merito sulle prospettive dell’azienda, che coinvolga tutte le parti interessate. Seguiremo questa importante vicenda anche dal Parlamento, pronti a interrogare il ministro Urso sul suo impegno nella vicenda», concludono.
Il servizio completo sulla Prealpina di sabato 9 novembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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