LA PRESENTAZIONE
Ecco Nkamhoua: «Sono giovane, ma porto energia»
Il lungo finlandese, classe 2000, si racconta. I suoi inizi da calciatore e l’endorsement di Rannikko per la scelta dell’Openjobmetis

Olivier Nkamhoua si presenta nella sua nuova casa biancorossa. Nella suggestiva location della villa Angelo Poretti, dove è stato presentato anche il nuovo accordo fra Pall.Varese e il birrificio di Induno Olona, l’OJM ha scoperto il suo acquisto più importante dell’estate che dimostra di conoscere la storia del club biancorosso. «Sono qui per giocare a basket, ma ho deciso per Varese conoscendo la grande storia del club e l’importanza che riveste all’interno della comunità. Sono giovane ma voglio portare la mia energia per aiutare la squadra a ottenere delle vittorie».
DALLA PORTA AL CANESTRO
Il giocatore del 2000 spiega la sua parabola sportiva che lo ha portato al basket: «Ho provato a giocare a calcio, ma non ero abbastanza bravo. Poi mio padre, che aveva giocato e tramite il basket ha conosciuto mia madre, mi ha spinto verso la pallacanestro a 12 anni. Certo in Finlandia è più popolare l’hockey, ma la cultura cestistica sta crescendo come dimostrano i nostri fasti agli Europei. A 17 anni sono andato negli Stati Uniti, prima al liceo e poi all’università; il mio è un viaggio abbastanza unico per i giovani finlandesi, ma spero possa essere d’esempio».
«RANNIKKO MI HA CONSIGLIATO VARESE»
Il lungo finlandese è arrivato anche ai buoni uffici nei confronti di Varese del connazionale Teemu Rannikko, ex capitano biancorosso nel 2010/11: «La decisione è arrivata dopo aver parlato con coach Kastritis e con altre persone che considero importanti come Teemu Rannikko, vice allenatore della Finlandia, che mi ha consigliato di venire in un posto dove è stato benissimo. Varese è la squadra giusta per riuscire a crescere».
«MENO 54 CON TORTONA? NON DEVE PIÙ CAPITARE»
Il giocatore di scuola americana ritorna sul tracollo del meno 54 di Varallo Sesia: «Cosa è accaduto mercoledì? Prestazione inaccettabile da parte nostra, però venivamo da due buone prestazioni in Grecia. Dobbiamo ancora giocare una partita di pre season e non siamo al completo; ma non servono giustificazioni, semplicemente non devono più capitare episodi del genere, serve una spinta diversa seguendo quello che ci chiede il coach».
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