ROMA
La maggioranza lima la manovra, aperture sui dividendi
(di Alessandra Chini)
(ANSA) - ROMA, 01 NOV - Nessun cambiamento sostanziale ma
ritocchi mirati e a saldi invariati a partire dalla norma sui
dividendi. Dopo il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e
Giancarlo Giorgetti, riportato dal 'Messaggero', la maggioranza
lavora sulle possibili modifiche alla legge di bilancio. Che
potrebbero riguardare in primis la misura contenuta
nell'articolo 18 del provvedimento che limita l'accesso al
regime dell'esclusione, previsto per contrastare i fenomeni di
doppia tassazione, ai dividendi derivanti da partecipazioni
detenute, direttamente o indirettamente tramite controllate, in
misura non inferiore al 10%.
Un'altra possibile modifica potrebbe riguardare, poi, la
stretta sugli affitti brevi anche se la premier (che ha comunque
demandato la decisione finale al Parlamento) ha recentemente
difeso la ratio della misura che punta a favorire gli affitti
lunghi in favore delle famiglie. C'è poi il capitolo Ponte: con
tutta probabilità dovranno, infatti, essere rimodulate le
tabelle del bilancio per poter consentire la "blindatura" dei
fondi dell'opera della quale ha parlato anche Matteo Salvini.
Altra misura che potrebbe cambiare è quella che subordina il
pagamento dei compensi agli autonomi da parte delle Pubbliche
amministrazioni alla verifica della loro regolarità fiscale e
contributiva.
La Lega spinge per un allargamento della platea dei
beneficiari della pace fiscale. Ma fonti di governo spiegano
che, allo stato, è difficile ipotizzare un'estensione della
platea anche e soprattutto per una questione di coperture.
Sempre dal Carroccio, che si riunirà prossimamente e deciderà
collegialmente le modifiche da fare, potrebbero arrivare
richieste anche sul fronte pensioni.
Le opposizioni, dal canto loro, sono al lavoro su un
pacchetto di modifiche che riguarderanno in particolare i temi
dei salari, della salute e della crescita. Intanto da lunedì
prenderanno il via le audizioni in commissione Bilancio al
Senato. Ancora da capire chi saranno i relatori del
provvedimento che potrebbero essere 4. "Lunedì iniziano le
audizioni - attacca il capogruppo Dem al Senato Francesco Boccia
- e ancora non sanno chi dovrà rappresentare la maggioranza".
Il leader della Cgil Maurizio Landini sarà intanto a Firenze
contro la manovra il 7 novembre e l'Usb ribadisce lo sciopero
generale del 28 novembre e una manifestazione a Roma il 29
contro la "manovra di guerra". (ANSA).
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