DOPO IL VOTO
Magrini: «Chi chiede poltrone va a casa il giorno dopo»
Il presidente della Provincia di Varese elogia anche alcuni consiglieri non eletti: «Li coinvolgerò». Primo Consiglio il 17
Nei giorni immediatamente seguenti una elezione si usa parlare di “bocce ferme”. Nel caso del rinnovo del Consiglio provinciale di domenica scorsa - 29 settembre -, le bocce sembrano invece muoversi proprio adesso.
MARCO COLOMBO E IL SUO RECORD
A mettere sale sulla coda della politica ha pensato il meloniano Marco Colombo, il più amato dagli amministratori che gli hanno regalato il record di 6081 voti ponderati: «Mattia Premazzi non s’è mai dichiarato di sinistra e lo stesso Iametti e Vettori di Forza Italia», ha sibilato riferendosi ai tre esponenti eletti con “La Provincia al Centro” ed ha aggiunto: «Se, pur in liste diverse, la destra si fosse presentata compatta…». Poi il comunicato stampa di Premazzi (Europolis), Longhini (Forza Italia) e C.: «Il gruppo, coeso e compatto, lavorerà nei prossimi giorni per strutturare un lavoro di squadra e amministrativo. In questo quadro è palese che, alla luce dei cinque seggi ottenuti, il gruppo si prepara ad essere un interlocutore politico di assoluto primo piano, in piena forza e autonomia anche dal presidente. A tale proposito l’eventuale appoggio a nuove maggioranze dovrà essere oggetto di un serio confronto politico-amministrativo fatto di proposte, di linee programmatiche e di rispetto dei ruoli».
IL COMANDANTE E LA LINEA CIVICA
Parole che preoccupano il presidente Marco Magrini? «Niente affatto. Esiste un documento programmatico sul quale abbiamo impostato il lavoro svolto e su quello chiederò di nuovo il sostegno. È normale che Popolari e lo stesso Pd, dopo aver incassato un bel risultato, chiedano un confronto, purché non si tratti di un problema di appartenenza politica». In tal caso? «In tal caso ribadisco che le poltrone non mi interessano. Se qualcuno si siede al tavolo e chiede poltrone sbaglia di grosso. Vado a casa il giorno dopo». Da venti mesi alla guida di Villa Recalcati, Magrini conferma la linea civica di cui ha fatto una bandiera e di voler rimanere equidistante dalle segreterie di partito in omaggio allo slogan “Provincia Casa dei Comuni” con cui fu eletto unico rappresentante della propria lista. «Esiste un documento e non mi interessano i partiti, ma condividere un percorso. Non voglio fare discorsi politici, ma di programma. Confrontiamoci su questo, poi penseremo alle deleghe».
LA NOMINA DEGLI ELETTI
Il 17 ottobre si riunirà il primo Consiglio per le formalità, la nomina degli eletti (8 su 16 al primo incarico) e il discorso del presidente su lavoro fatto e futuro: palestre scolastiche, efficientamento energetico, viabilità e sicurezza stradale, piste ciclabili, Alptransit per fare qualche esempio. Gente che va e gente che viene in un turnover che lascia fuori amministratori di qualità, compressi dalla corsa interna ai rispettivi schieramenti. «Ce ne sono tanti, da Barcaro a Verga, da Rovelli a Bellifemine e Besana con un bagaglio di esperienze importante. Cercherò di coinvolgerli perché sono risorse per il territorio. Ma ci sono anche volti nuovi come Bellaria e Passera, Gilli e Marchesi e altri già esperti della macchina amministrativa provinciale come Premazzi e Vettori: voglio lavorare anche con loro perché so essere costruttivi indipendentemente dalla lista».
VINCONO I PICCOLI COMUNI
Magrini anche sindaco di Masciago Primo, piccolo Comune di un territorio a nord del capoluogo che, a parte alcune realtà maggiori, è formato proprio da paesi di poche centinaia di abitanti, ciascuno con problemi di gestione, bilancio, sopravvivenza che ora possono contare su quattro eletti a Villa Recalcati: con quale prospettiva? «Lavorare insieme sul programma. Perché contano i problemi da risolvere e le persone che si impegnano. Un nome per tutti, Franco Compagnoni con cui mi lega l’amicizia e che conosco uomo concreto, propositivo, che sa battersi per il proprio territorio come ha dimostrato sul rilancio dell’ospedale di Luino. Eletto con Fratelli d’Italia, sono sicuro che sarà di aiuto al presidente».
Il servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 2 ottobre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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