L’INTERVENTO
Varese: acrobati sull’ippocastano del Tribunale
Prove di stabilità della pianta che rientra tra le monumentali d’Italia. Al lavoro il Comune e un’azienda friulana incaricata dalla Regione. Avvocati col naso all’insù
Acrobati legati a una fune sulla cima dell’ippocastano che svetta in piazza Cacciatori delle Alpi, sul lato del Tribunale di Varese. La scena, questa mattina, venerdì 4 ottobre, sta destando curiosità. Anche le toghe col naso all’insù.
Si tratta di una prova di stabilità meccanica della pianta, alta 25 metri, risalente all’inizio del secolo scorso e iscritta, proprio per caratteristiche ed età, nell’albo degli alberi monumentali d’Italia. In pratica viene valutata la resistenza dell’ippocastano alle forze esterne, in particolare il vento in chioma.
L’intervento è curato da un’azienda specializzata di Tarceno, provincia di Udine, la Superalberi srl, che ha ricevuto l’incarico dall’Ente regionale servizi agricoltura foreste di Regione Lombardia (Ersaf). Alla prova collabora il Comune di Varese con una ruspa che rileva da terra i dati della trazione meccanica. Sul posto, quindi, i tecnici dell’assessorato alla Tutela ambientale. Le operazioni dovrebbero concludersi in mattinata. Già due anni fa, l’ippocastano del Tribunale era finito sotto esame. Il test era stato confortante: la maestosa pianta è stabile.
Una prova analoga era stata eseguita in passato, più volte, al Piantone di via Veratti.
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