CITTÀ COMMOSSA
Varese, il ricordo dell’avvocato Caso: «Un grande»
Oggi l’anniversario della scomparsa. I messaggi della moglie, della figlia e dei colleghi
Il tempo è un gran medico. Così si dice. Allevia i dolori, smorza i ricordi pesanti, lenisce le ferite. Ma alcuni - ricordi, dolori - sono talmente profondi da resistere anche alle cure del “dottor Tempo”. Questo succede per la scomparsa dell’avvocato Pier Paolo Caso, il penalista varesino morto un anno fa (oggi, 5 ottobre). «Pier che non c’è più, ancora non ci credo» è il commento che si sente ancora adesso dai legali varesini, i suoi colleghi.
Ai funerali in San Vittore partecipò una folla immensa. Entro la fine di ottobre verrà celebrata una messa in ricordo di Pier Paolo Caso, di cui tutti hanno sempre apprezzato sia la competenza professionale, sia il carattere gioviale, allegro, carico di intelligente ironia.
La moglie Silvia Bianchi, presidente della Camera civile di Varese, lo ricorda «per l’amore per la famiglia, il lavoro e la generosità verso il prossimo dimostrata anche nella donazione degli organi».
La figlia Benedetta ha scritto un messaggio ieri: «Papà, ti porto per sempre tatuato sulla pelle così che ne il tempo ne la distanza potranno più separarci. Rimarrai per sempre il primo significato che ho attribuito alla parola “amore”, uno dei regali più belli, seppur brevi, che la vita mi abbia fatto e l’esempio che seguirò sempre. Continuerai a mancarmi tutta la vita. Se da dove sei puoi guardarmi, fallo sempre».
Tra i colleghi avvocati, il penalista Fabrizio Busignani era particolarmente legato a Caso: hanno fatto insieme scuole elementari, medie e liceo Classico (quarta ginnasio), da compagni di banco. «Pier mi mancherà sempre».
La prova della stima e dell’affetto che godeva nell’ambiente forense era arrivata anche dal minuto di silenzio che in sua memoria era stato osservato nelle aule delle udienze penali del Tribunale di Varese.
Ma Pier era conosciuto e apprezzato anche fuori dai confini della circoscrizione giudiziaria varesina. Trent’anni in toga e tanti i processi finiti sotto i riflettori della cronaca locale e nazionale che lo hanno visto protagonista sul versante della difesa. Il presidente dell’Ordine degli avvocati, Carlo Battipede, lo ha ricordato così: «Conserveremo sempre il ricordo del suo sorriso, del suo buonumore».
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