POLIZIA DI STATO
Varese, Ufficio immigrazione nel segno dell'accoglienza
Presentato il restyling degli spazi all’interno della Questura
Una lunga fila di migranti italiani sbarcati in America. Un’immagine che evoca quando ad emigrare eravamo noi italiani, con valigie di cartone, poche cose che ricordavano il paese, una malinconia da far scoppiare il cuore.
È il murale che copre da oggi, sabato 27 luglio, uno dei muri dell’Ufficio immigrazione della Questura. Un’immagine evocativa realizzata, in bianco e nero, dall’artista varesina Maura Carcano e che ha per titolo “L’ordinata speranza”, in cui appare un migrante con una valigia rossa, simbolo di speranza, e il titolo tradotto in cinque lingue. Un murale dedicato all’approdo dei migranti italiani, a fine Ottocento, sulle sponde di Ellis Island, porta principale per entrare negli Usa da parte degli stranieri che, all’ombra della Statua della libertà, giungevano negli Usa alla ricerca di una vita migliore. «In questo murale - sottolinea il questore di Varese, Carlo Ambrogio Enrico Mazza - sono rappresentati i valori principali ancora oggi attuali sul fronte immigrazione: ordine, accoglienza, integrazione. Lo stato di questo spazio dedicato ai migranti appariva indecoroso e dunque siamo intervenuti con questo progetto, che migliora decisamente quello che rappresenta il primo approccio degli stranieri alle istituzioni italiane».
Un restyling reso possibile dal sostegno dato dal cavaliere del lavoro e imprenditore Alfredo Ambrosetti e dalla consorte Lella Ambrosetti, che soltanto pochi giorni fa avevano donato agli agenti della Questura quattro e-bike di ultima generazione capaci di far presidiare ancor meglio parchi cittadini e piccole e strette strade del centro.
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