L’INTERVISTA
«Provincia più sicura: cittadini, collaborate»
Il questore Mazza in Prealpina: il punto sul territorio
Dal giugno scorso è questore della provincia di Varese, territorio che conosce bene dal momento che proprio qui, per tre anni, fino a febbraio 2023, aveva ricoperto l’incarico di vicario. Nella “geografia” degli uffici di Palazzo Italia, è uno spostamento di pochi metri; nella sostanza, un cambiamento profondo. Classe 1963, milanese di “sponda” interista, un curriculum di peso tra Antiterrorismo e Sismi, Carlo Ambrogio Enrico Mazza è stato ieri in visita alla redazione di Prealpina, dove ha incontrato il direttore Silvestro Pascarella. A margine del colloquio, ha fatto il punto sulla sicurezza in provincia di Varese. «È un territorio impegnativo e molto stimolante – ha affermato -. Impegnativo perché è economicamente ricco e il livello di vita è alto, e quindi sono alte le aspettative. Dunque, l’impegno delle forze di polizia, sotto il profilo della prevenzione e della repressione, deve essere molto elevato».
Quali saranno le linee guida del mandato di questore? «Di sicuro – ha risposto - innalzare il livello di prevenzione, quindi maggiore presenza delle nostre pattuglie, orari di servizio confacenti alle esigenze del territorio soprattutto per gli uffici dei Commissariati. Dal punto di vista della qualità, interventi che diano risposte concrete alle istanze della popolazione».
LOTTA ALLO SPACCIO NEI BOSCHI
Tra le principali criticità del territorio, c’è senza dubbio lo spaccio di droga nei boschi: un fenomeno che accomuna quasi tutta la provincia, dal confine con la Svizzera fino all’hinterland milanese: «Condividiamo questa piaga con altre province del Nord Italia che hanno territori boschivi: questo è un aspetto che dobbiamo gestire – ha puntualizzato il questore -. L’abbandono di porzioni del territorio, di boschi che non sono più vissuti, fa sì che questi vengano lasciati alla mercé di persone che delinquono, proprio come gli spacciatori. Dal punto di vista repressivo, abbiamo portato a termine in questi ultimi mesi importanti attività che però non sono sufficienti per contenere il fenomeno, dunque occorre agire sul fronte della prevenzione. Sotto questo profilo è molto importante il contributo dei carabinieri, attraverso il reparto dei Cacciatori. Continueremo a dare massimo impegno per evitare che si possa tornare a situazioni non più gestibili». Altro fronte caldo in materia di pubblica sicurezza è di solito la gestione degli eventi sportivi, ma in provincia di Varese la situazione pare tutto sommato quieta, nonostante le condizioni dello stadio “Franco Ossola”, «dove servono interventi anche minimi per gestire i servizi in sicurezza».
APPELLO AI CITTADINI
Infine, dal questore arriva un messaggio ai cittadini, con l’invito a «collaborare – conclude Carlo Mazza -. Significa far attenzione a tutte le cose che non vanno e segnalare situazioni critiche. Significa non voltarsi dall’altra parte. Sono convinto che la gente voglia e sappia dare il proprio contributo, e noi siamo pronti a recepire le istanze che ci vengono presentate».
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