LA CONFERENZA
Varese verso Treviso: «Facciamo valere la nostra identità»
Coach Kastritis punta a «imporre il ritmo della partita grazie alla difesa». Gray probabilmente ancora out e si guarda al mercato

Ioannis Kastritis ribadisce la sua piena fiducia nel gruppo attuale che rispecchia perfettamente la cultura che sta cercando di dare alla squadra, e i valori tecnici e umani con i quali affronterà le cinque battaglie decisive in arrivo. A partire da quella di domenica 23 marzo a Treviso, ultima squadra battuta dall’OJM il lontano 12 gennaio. «Siamo totalmente concentrati sulla partita di domenica, la settimana di allenamento è stata all’insegna del massimo impegno per prepararci al meglio a un impegno contro una squadra dal grande talento offensivo, con individualità capaci di segnare anche canestri difficili. Noi dovremo essere pronti e cercare di imporre il ritmo della partita grazie alla difesa».
GRAY ANCORA IN DUBBIO
Difficile il recupero di Justin Gray per la gara del PalaVerde: «Decideremo all’ultimo minuto, ma al momento è abbastanza improbabile che possa essere disponibile. Ci sarà invece Davide Alviti, oggi assente per un piccolo attacco influenzale».
GLI AVVERSARI
L’obiettivo primario per coach Kastritis sarà giocare la partita che vuole Varese, cosa non accaduta contro Reggio Emilia per lo strapotere fisico dell’avversaria: «Treviso è una squadra completamente diversa rispetto all’Unahotels, ma in serie A non ci sono partite facili, ogni squadra ha caratteristiche diverse. La cosa più importante è che noi impariamo a far valere la nostra identità su ogni campo e contro ogni avversario: più saremo in grado di far valere il ritmo generato dalla difesa e più elevate saranno le chances di vincere».
JOHNSON E IL MERCATO
A margine della presentazione della partita il club biancorosso ha ribadito la volontà di non percorrere la rotta del reintegro di Jaron Johnson (a meno di imponderabili clamorosi legati a infortuni). Il processo decisionale condiviso tra coach Kastritis e la coppia Sogolow-Horowitz è arrivato alla decisione che riammettere “Nino” in squadra, anche a dispetto delle rotazioni attualmente limitate, sarebbe una soluzione peggiore rispetto alle difficoltà attuali. Come già spiegato nelle scorse settimane, il problema è la chimica, tecnica e umana, con il resto del gruppo. Allo stesso tempo si è confermata la volontà di proseguire la ricerca sul mercato, ma fino a ora non sono spuntati profili convincenti (sotto il profilo tecnico e umano, vale lo stesso discorso di Johnson). Se non si valuta il rientro di Johnson e nessun innesto di mercato è stato effettuato, si ritiene evidentemente che la situazione di emergenza attuale potrebbe peggiorare con aggiunte inadatte alla cultura che coach Kastritis sta cercando di creare.
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