IL TECNICO
OJM fuori ritmo, Mandole preoccupato
Il coach non si spiega la “frenata” di Varese contro Venezia dopo i primi 11’ alla bersagliera
Herman Mandole analizza la prima sconfitta casalinga della Varese 2.0 criticando il ritmo troppo cadenzato che la sua squadra ha mantenuto per lunghi tratti della gara. Inutile il minor bottino stagionale concesso se l’attacco si ferma per la prima volta nel 2024/25 sotto quota 90 punti: «Abbiamo abbassato troppo il ritmo, cercando di giocare 5 contro 5 contro una squadra molto fisica sotto canestro come la Reyer. E questo è stato un problema: nel secondo quarto e nei primi 5-6 minuti del terzo ci siamo snaturati. Forse la squadra, con due giocatori nuovi, è andata fuori ritmo e questo lo abbiamo pagato».
SECONDO QUARTO DISASTROSO
L’altro aspetto che il tecnico dell’OJM sottolinea è il finale disastroso del secondo quarto che ha mandato i biancorossi al riposo sul meno 9: «Il parziale di 11-0 preso negli ultimi 103 secondi, con 6-8 punti negli ultimi 20” della seconda frazione è stato pesantissimo: in una gara tirata contro una squadra forte come la Reyer sono regali che si pagano a carissimo prezzo. Ed è anche per questo che abbiamo perso».
FRENATA
Il coach argentino fatica ad interpretare la frenata dei suoi dopo i primi 11 minuti giocati come d’abitudine “alla bersagliera”: «Non mi aspettavo una frenata del genere, perché nel primo quarto abbiamo giocato la nostra pallacanestro e in attacco avevamo spinto come volevamo. Nel secondo quarto abbiamo preso tanti brutti tiri, al di là di quei regali già descritti; questa squadra fatica a giocare senza ritmo, perché ci troviamo sempre di fronte avversari più stazzati. Se non giochi veloce per esaltare le tue caratteristiche fai fatica».
ALLARME
Il tecnico dell’OJM non nasconde che l’attuale situazione di classifica desta allarme nelle stanze biancorosse: «Siamo preoccupati, e tanto. Lo eravamo dopo la partita con Trieste, la vittoria con Bologna ha abbassato il livello di allarme, ma non ci sono scuse per un record di 2 vittorie e 9 sconfitte. La gara dovevamo vincerla e non è successo; tutti noi dobbiamo avere più senso di urgenza per uscire da una situazione che non è quella desiderata da noi e dalla società».
HANDS
Infine una considerazione riguardo alla prova di Hands, ancora troppo alterno nel rendimento balistico: «Pensavo che con l’aggiunta di Sykes potesse avere più tiri aperti e non è accaduto. Ma abbiamo giocato troppo lenti contro una delle squadre più fisiche della serie A; se non trovi tiri in isolamento da 3 punti Jaylen fa fatica. Schemi per lui? Ne ha tanti, ma se vogliamo giocare 5 contro 5 e farlo tirare negli ultimi secondi, vuol dire che siamo in difficoltà».
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