IL COACH
OJM, la carica di Mandole: «Giocare bene per vincere»
Varese verso la trasferta di domenica a Reggio Emilia
Herman Mandole si prepara al “crash test” Reggio Emilia per la sua Openjobmetis tornata in modalità Forrest Gump. Correre, correre, correre: il mantra dei biancorossi per esaltare la loro identità è ormai chiarissimo, e la sfida contro la fisicatissima Unahotels (che senza l’infortunato Jamar Smith in regia gioca spesso con due lunghi d’area insieme) avrà un obiettivo ben individuato per rompere il digiuno esterno nella gara delle 19.30 di domenica 22 dicembre.
«TRASFERTA DIFFICILE»
«Abbiamo trascorso la settimana per aumentare ulteriormente la forma dei nuovi giocatori e inserirli al meglio nel nostro sistema. Noi abbiamo un modo di giocare molto chiaro, e sappiamo che metterlo in pratica ci porta più vicini alla vittoria. Ci aspetta una trasferta difficile sul campo di un’avversaria in serie positiva da 5 gare, dobbiamo trovare il modo di vincere anche lontano da Masnago. E per riuscirci servirà giocare bene».
AVVERSARIA MUSCOLARE
Il tecnico argentino è consapevole dell’importanza del test contro un’avversaria muscolare per capire se la OJM 2.0 è in grado di reggere l’urto anche di squadre molto fisiche: «Sarà un test importante per capire se siamo in grado di imporre anche in trasferta la nostra identità basata su corsa e ritmo. In partitcolare valutare la nostra tenuta a rimbalzo, abbiamo risolto il problema dei secondi tiri. Per noi è una questione di stile di gioco: con Cremona non lo abbiamo fatto bene e abbiamo perso, a noi serve andare oltre gli 80 possessi come accaduto con Milano».
«LA NOSTRA PALLACANESTRO»
Il coach dell’OJM ribadisce la necessità che la squadra debba proseguire sulla falsariga dell’identità di gioco mostrata nel derby di domenica scorsa. «Ancora non abbiamo fatto nulla di definitivo: siamo a 6 punti e la classifica non ci soddisfa. Però abbiamo capito chiaramente la necessità di giocare la nostra pallacanestro per vincere: se ci riusciamo abbiamo chances, altrimenti se ci adeguiamo alle altre squadre, che fanno meglio di noi nel gioco a metà campo, le possibilità di riducono di molto. Per la squadra che abbiamo costruito lo stile di corsa è il migliore per noi».
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