LA CONFERENZA
Mandole verso la sfida con Brescia: «Serve energia»
Il coach dell’Openjobmetis focalizza l’attenzione sul gioco interno della Germani. Sykes in dubbio: «Non abbiamo bisogno di un salvatore della patria»
Herman Mandole ha una lista di priorità tecniche in vista dell’anticipo di domani, sabato 25 gennaio, contro Brescia. Ma la richiesta numero 1 riguarda l’energia da mettere in campo, chiave primaria per i successi (o le sconfitte) della sua Openjobmetis. «Al cento per cento dipendiamo da questo fattore. Nella pallacanestro non c’è un solo modo di vincere, ce ne sono tantissimi. Per le nostre caratteristiche abbiamo una strada obbligata, che dobbiamo fare meglio e più a lungo nell’economia della partita. Però ogni cosa dipende dall’energia: se la mettiamo in campo possiamo battere chiunque e lo abbiamo dimostrato. Senza energia invece possiamo perdere contro chiunque. Però serve aumentare il killer instinct, e chiudere le partite quando andiamo avanti nel punteggio. Questione fisica o mentale? Una combinazione dei due fattori: quando non riusciamo a dare il cento per cento riemergono i problemi di inizio stagione, dobbiamo cercare di migliorare».
«FERMARE BILAN E LIMITARE I SECONDI TIRI»
La prima priorità tecnica sarà quella di limitare l’impatto interno, tra post basso e secondi tiri, di Miro Bilan e dei lunghi di Brescia che all’andata schiantarono l’OJM (ancora peggior dato stagionale i 118 punti subiti): «Sappiamo che Brescia cercherà molto il gioco interno, dovremo fermare Bilan e limitare i secondi tiri, evitando di concedere il gioco in sovrannumero dove possono farci male. Dovremo prendere buoni tiri per evitare di farli esaltare in contropiede; i blackout arrivano quando non riusciamo a costruire il nostro gioco, ma stiamo cercando di allungare l’autonomia della nostra efficacia. All’inizio della stagione erano circa 20 minuti, sono saliti a 25 o 30, dobbiamo aumentarli ancora perché ritengo che l’unico modo in cui si possa far bene è giocando il nostro basket».
SYKES ANCORA IN DUBBIO
Mandole parla anche delle condizioni di Sykes, tornato in gruppo da giovedì 23 gennaio: difficile la sua presenza a referto domani. «Si è allenato con la squadra negli ultimi 2 giorni, ma arriva da un mese di inattività e non è ancora al top a livello di forma. Decideremo domattina se schierarlo, ma non vogliamo forzare il suo rientro; non abbiamo bisogno di un salvatore della patria, mi affido maggiormente alla squadra. Il turnover? Valuteremo le risposte del campo nelle tre partite prima della pausa della Coppa Italia, quando scadrà il contratto a termine di Bradford».
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