L’AGITAZIONE
Crisi Beko, scattano gli scioperi a Cassinetta
Dalle 9 incrociano le braccia i lavoratori della fabbrica frigoriferi e di tutte le aree impiegatizie. Presidio davanti allo stabilimento
Un’altra settimana di ansia e di lotta. È così che gli oltre 2200 dipendenti dello stabilimento Beko Europe di Cassinetta passeranno i loro giorni, in attesa del secondo incontro tra i vertici aziendali, sindacati e governo fissato per mercoledì prossimo, 20 novembre. Da questa mattina - martedì 12 novembre - alle 9 tutti i lavoratori della fabbrica frigoriferi e di tutte le aree impiegatizie sono in sciopero. In atto il presidio davanti alla portineria 45 dello stabilimento.
AZIONI DI LOTTA
«È iniziata la fase di lotta e di difesa dei posti di lavoro», affermano all’unisono i rappresentanti sindacali di Fiom, Fim e Uilm. Con loro ci sono tutti i dipendenti, uniti e pronti a portare avanti ogni tipo di iniziativa per bloccare eventuali chiusure. Da domani, dunque, e fino al 20 novembre, sono state indette 4 ore di sciopero che - a differenza di quanto accade solitamente - non verranno fatte tutte nello stesso giorno. Saranno distribuite e pacchetti di due nei diversi reparti, impiegati compresi, in giorni e turni differenti. È chiaro che l’obiettivo è quello di dare seriamente del filo da torcere all’attività dell’azienda. Bandito, ovviamente, ogni lavoro straordinario. Ma non basta. Obiettivo di sindacalisti e dipendenti è quello di coinvolgere tutto il territorio, non solo a livello economico e politico. Così, se da un lato, è prevista la partecipazione al consiglio comunale di Varese il prossimo venerdì, e incontri con i consiglieri provinciali e regionali, è in fase di preparazione un documento da diffondere capillarmente nelle città, in piazze e mercati: sensibilizzazione totale e fronte comune. Un metodo a cui, sicuramente, i turchi non sono abituati.
LEGA: EMENDAMENTO ALLA MANOVRA PER SOSTENERE LAVORATORI BEKO
«È veramente preoccupante che sulla più grave crisi industriale che colpisce ora la provincia di Varese ci sia chi, come il Partito democratico, anziché collaborare per trovare soluzioni, cerca di approfittarne per fare polemiche politiche senza senso e fuori bersaglio. La Lega, in testa il ministro Giorgetti, sta seguendo con la massima determinazione e attenzione l’evolversi di una situazione nella quale si trovano coinvolte migliaia di persone che rischiano di perdere il posto di lavoro. Nei fatti, la Lega ha depositato nelle scorse ore un emendamento alla legge di Bilancio con l’obiettivo di stanziare risorse per sostenere il comparto dei grandi elettrodomestici per un valore di 100 milioni di euro. Questo per dare sostegno concreto al comparto e quindi lavoro agli operai Beko. Ciascuno, però, deve fare la propria parte: a partire dal Comune e dalla Provincia di Varese, che invitiamo ad usare i ristorni dalla tassazione dei frontalieri che il Governo ha appena trasferito tramite Regione al Comune e alla Provincia di Varese, per costruire politiche di riconversione e sostegno per i lavoratori della Beko che rischiano di perdere il posto di lavoro. Noi ci siamo e facciamo la nostra parte, ministro Giorgetti in testa, ad esclusivo sostegno dei lavoratori e del territorio». Così il deputato della Lega Stefano Candiani e il segretario provinciale della Lega di Varese, Andrea Cassani.
Gli approfondimenti sulla Prealpina di martedì 12 novembre, in edicola e disponibile anche in edizione digitale.
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