HOCKEY
Mastini, Varese vi prega: serve la rimonta
Conta solo vincere contro Pergine all’Acinque Ice Arena
Non possono bastare due sconfitte, seppur simili nel loro svolgimento, ad affossare lo spirito di un gruppo che ne ha passate di ogni. La terza gara di finale che questa sera, giovedì 4 aprile, vedrà i Mastini ospitare il Pergine può e deve essere quella del segnale che tutti in casa giallonera si auspicano, dimostrando al contempo che queste Linci sono battibili. È solo gara-3 ma è già gara-3, una partita che mette in palio un punto psicologicamente importante, quasi fondamentale.
LA VOGLIA DI RIALZARSI
Mastini al via con la stessa formazione di martedì, con Raimondi schierato in difesa e Garau davanti. Unici assenti, entrambi per problemi fisici Massimo Cordiano e Allevato, tutti gli altri a disposizione. Il doppio 3-2 uscito dalle prime due sfide lascia tanta frustrazione. Dopo i 50 tiri e le tantissime occasioni avute sabato, anche nell’ultima uscita i gialloneri avrebbero potuto marcare di più contro un avversario che lascia spazi e possibilità. Vero che fin qui le parate di Rigoni lo hanno sorretto, ma viene difficile pensare a un Pergine che ancora una volta possa salvarsi concedendo un’altra vagonata di tiri ai Mastini, fin qui anche sfortunati con Crivellari che sullo 0-1 di gara-2 ha incocciato l’ennesimo palo della stagione. Almeno a livello di mentalità e intensità offensiva viene difficile chiedere di più a Vanetti e compagni, chiamati forse a essere più cattivi sotto porta così da non doversi pentire delle occasioni perse (ogni riferimento a gara-1 è voluto).
AZZERARE O QUASI GLI ERRORI
Perché forse servirà essere più cattivi? Perché sinora al Pergine è andato, letteralmente, tutto bene con ogni chance pulita che è stata puntualmente concretizzata. Martedì in difesa i gialloneri hanno avuto pochi sbandamenti, ma questi sono costati di fatto almeno due delle tre segnature che hanno deciso il match. Come scritto dopo gara-2 sin qui Carmine e Christian Buono stanno decidendo la serie (c’è la loro firma, sotto forma di gol e/o assist, su ognuna delle sei marcature trentine) ma viene anche da pensare che dopo 120’ di assestamento la difesa giallonera possa prendere loro le misure tagliando la fonte primaria al gioco delle Linci. Come in gara-1, quando erano stati decisivi al contrario una transizione e un ingaggio sbagliati in occasione dei gol del 2-2 e 2-3, anche martedì dei singoli episodi sono stati pagati carissimi: la liberazione sbagliata con conseguente ritardo del gioco di Erik Mazzacane e il fallo in ripiegamento di Naslund nel terzo periodo hanno spalancato le porte ai power play decisivi in casa biancorossa, ma sono entrambe situazioni dovute a una mancanza di lucidità che può essere ritrovata. Anzi, deve essere ritrovata.
UNO, DUE, TRE?
I quattro gol segnati sin qui sono arrivati con in pista prima e seconda linea dei Mastini, ora con l’aggiunta di Garau anche il terzo blocco può contare su un finalizzatore pronto a trasformare in punti il tanto lavoro dei compagni. Se il Pergine può sperare di vincere ancora aggrappandosi ai suoi singoli, questi Mastini forzatamente devono passare dal lavoro di squadra. Un lavoro che ha permesso di rimontare Feltre e Appiano sin qui, e che non vuole certo venire interrotto quasi sul più bello.
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